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«In altre parole…»: nuova stagione

«In altre parole…»: nuova stagione

Poetry by Alphone Mucha
Poetry by Alphonse Mucha

«Apparentemente l’arte non serve a niente, perchè non ha connessioni immediate (utilitarie) con la realtà. In realtà tutti gli artisti, dai poeti ai fabbricanti di cravatte, ai disegnatori di fumetti, in qualche modo contribuiscono a creare un’autorappresentazione ed un idea di sé dell’umanità. E spesso sono gli unici a dire la verità e l’umanità se ne accorge in ritardo: i poeti non possono salvare il mondo, perchè il mondo se ne accorgerà solo dopo.» (Carlo Bordini)

E’ con questa introduzione che il professor Nello Evangelisti ha aperto la nuova stagione di «In altre parole…», il corso di letteratura della Bibblioteca Comunale di Asso che quest’anno si incentrerà non solo nella lettura ma anche nella scrittura creativa.

Io adoro andare i corsi di Nello perchè è come tornare a scuola da adulti, con la sola differnza che le insicurezze infantili e le paturnie adolescelenziali sono ormai alle spalle e ti puoi godere un confronto culturale paritetico cullato e guidato da un maestro/amico. Ci sono venuto di mia “sponta”, non ho intenzione di farmi mettere sotto ma di godermi lo spettacolo. Alzo pure la mano per fare gli interventi!!

Scherzi a parte è molto interssante partecipare al corso perchè ha la fantastica connotazione di un laboratorio, non si respira la solita aria didattica da “liceo annoiato” ma si sperimenta ed interagisce molto. Finalmente si è liberi di “giocare” con tutti quelle cose che ti hanno tormentato da studente. L’aspetto più interessante della prima lezione è sta la fonetica e la semantica del suono delle parole e del ritmo con cui le si organizza.

Nella prima lezione si è fatto esercizio sopratutto di dizione lavorando sul suono e, in alcuni momenti, sembrava di essere in laboratorio di teatro tanto eravamo focalizzati sull’interpretazione sonora dei testi. Per un attimo la simbologia, i segni stessi  delle parole erano diventati note di uno spartito per un attore di teatro. Io interpretavo Birillo!

La teoria dei Linguaggi ed il mio lavoro di analista e ricercatore informatico mi hanno portato a studiare in modo molto approfondito i linguaggi matematici, la passione per la montagna mi ha insegnato il linguaggio della natura mentre lo studio delle arti marziali mi ha insegnato molto sul linguaggio del corpo. Conosco anche diverse lingue straniere e sono un difensore dei congiuntivi italiani ma ieri,  al corso, abbiamo esplorato in gruppo la potenza del suono del linguaggio naturale umano. Dicono che le parole siano incantesimi…

Il linguaggio è alla base della comunicazione, tutto il mondo esteriore è abbracciato da una qualche forma di linguaggio ed il linguaggio, in qualsiasi sua forma o arte, è il solo strumento che permette al nostro mondo interiore di superare le bariere entro cui siamo chiusi. La musica, la danza, lo scrivere, lo sguardo o le nostre azioni sono tutti linguaggio. La nostra stessa vita è il linguaggio attraverso il quale esprimiamo la nostra esistenza.

E se questo vi pare complesso o inutile tenete presente l’utilità di qualche esercizio di dizione nell’ordinare un birra alla spledida ragazza che sorride prigioniera di quel maledetto bancone da bar. Per lo meno ve la servirà fresca!!

Il corso si tiene tutti i Martedì dalle 17:30 in avanti.

Davide “Birillo” Valsecchi

Presentazione del libro “Basilica di S. Pietro Al Monte – Civate”.

Presentazione del libro “Basilica di S. Pietro Al Monte – Civate”.

San Pietro al Monte
San Pietro al Monte

L’assessorato alla cultura del Comune di Asso organizza il 24  ottobre 2008 alle ore 21.00 presso Biblioteca Comunale “Ivano Ferrarini” – Piazza Mazzini Asso – la presentazion del libro “Basilica di San Pietro al Monte – Civate” realizzato da Piergiorgio Mandelli.

Durante la serata il curatore del libro ne commenterà la stesura mentre saranno proiettate immagini del Monastero a cura di Francesco Sala.

L’abbazia di {it:San Pietro al Monte} è un complesso architettonico di stile romanico, situato in valle dell’Oro nel comune di Civate in provincia di Lecco.Il sito si trova ad una quota di 630 metri su di un pianoro erboso, sulle pendici del monte {it:Cornizzolo} nei pressi di dove queste si intersecano con la parete del {it:Monte Rai} .

Il luogo, che attualmente non è più occupato da religiosi, si compone di tre edifici: la basilica di San Pietro, il battistero intitolato a San Benedetto e quello che era il monastero di cui rimangono solo rovine.  L’imponente ciclo di affreschi, che ha come tema l’apoteosi finale del Cristo e il trionfo dei Giusti sulla falsariga dell’Apocalisse di San Giovanni né fa una tra le più importanti testimonianze romaniche lombarde.

La Leggenda di San Pietro al Monte narra che l’ultimo re longobardo Desiderio vi costruisse un cenobio nel 722 per la miracolosa guarigione dell’occhio del figlio Adelchi grazie alle acque di una fonte, che scorre a tuttoggi vicino alla chiesa. A parziale testimonianza di una presenza tardo antica resti di una torre, cappelle, colonne e murature databili tra il V e VIII secolo.

Il {it:Adelchi_(principe)|Principe Adelchi} della Leggenda, realmente esistito,  è il personaggio principale dell'{it:Adelchi} , la tragedia scritta da {it:Alessandro Manzoni} nel 1822.

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