Il passato ritorna

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Asso 1925
La foto è scattata nel 1925 dalla parte bassa di Via Matteotti. In alto, tra le case, si riconoscono tre cedri. Quello posto all'angolo del giardino (n°4), non più esistente, è stato rimosso probabilmente in occasione dell'allargamento della strada; si riconoscono anche, indicati dalle frecce 1 e 2, i cedri oggi esistenti, corrispondneti per la loro posizione (foto Paredi)

Non è possibile non rimanere affascinati dalle foto storiche che compaiono nella nuova perizia dedicata ai Cedri di Asso, immagini del nostro paese che provengono dall’archivio storico di Giordano Paredi.

La nuova analisi del Dottor Giorgio Buizza, presidente degli agonomi della provincia di Como, Lecco e Sondrio, è stata realizzata su iniziativa del Dottor Zanetti e di Carlo Lattuada portando nuova luce sulle piante e sul loro glorioso passato.

Solitamente “Cima” non fa interviste, specie a figure politiche, ma l’impegno profuso dai “Decani” di Asso, con le loro testimonianze e le immagini raccolte, è un evento inconsueto e positivo per il nostro piccolo paese: un moto d’orgoglio da un passato che torna vivo e vibrante.

Ho potuto incontrare il Dottor Buizza durante uno dei suoi sopraluoghi qui ad Asso: una persona appassionata e resa solida da una lunga esperienza che si è dimostrata subito attenta e disponibile. Senza conoscerlo avevo già contattato il Dottore in passato (vedi articolo) ma non avrei mai sperato potesse tornare ad occuparsi delle nostre piante.

Di questo si deve in primo luogo ringraziare il Signor Zanetti che, insieme ad altri volontari, ha interpellato il Dottore per una nuova perizia ufficiale con cui replicare a quella realizzata dall’Amministrazione Comunale.

Per questo motivo ho inviato, via email, queste domande al Dottor Zanetti. Feci qualcosa di molto simile il 26 Gennaio con il Sindaco (conservo ancora l’email) ma non ottenni mai risposta.

-Signor Zanetti, perchè ha sentitio la necessità di realizzare una nuova perizia?
Abbiamo avuto forti dubbi appena abbiamo notato delle considerazioni iniziali che mi sono subito apparse di tipo “politico”, per la sottovalutazione troppo evidente anche a un profano dell’età delle piante e per più di una inesattezza che conteneva.

-La perizia potrà servire a valorizzare le nostre piante come piante monumentali lombarde? Questo riconosciemento potrà dare vantaggi al paese?
Sicuramente le piante hanno un valore monumentale sia per età che per dimensioni e spero che questo valore venga ribadito dalla Soprintendenza che del resto si è già pronunciata in proposito con una lettera al Comune in cui prescrive, nel caso si faccia la rotonda, di rispettare i cedri e, in pratica, di non danneggiarli con i lavori. Nella perizia ordinata dall’Amministrazione si dice che potrà servire a far “rimodulare” alla Soprintendenza il suo parere: in sostanza a farglielo cambiare. La speranza è che possano ancora essere testimoni, per il futuro, di eventi storici di Asso.

-L’ingresso del paese, vitale per tutte le abitazioni al di là del Lambro raggiungibili solo da Ponte Oscuro, è causa di dibattito da lungo tempo: qual’è la vostra proposta per risolvere tale problema tutelando le piante ed i pedoni che accedono alla farmacia e alla fermata del pulman?
Le proposte e le soluzioni sono molteplici. Eccone alcune: Semaforo intelligente che diventa rosso quando chi scende supera i 30 o i 50 all’ora e fa una bella foto con relativi punti tolti dalla patente a chi passa col rosso. Può anche essere a chiamata per i pedoni e sarebbero più sicuri gli incroci di via Dosso, delle Scuole e l’uscita dal campo sportivo. Il costo rispetto alla rotonda molto inferiore e il Comune incasserebbe negli anni a venire a scapito di chi non rispetta il Codice della Strada e la vita degli altri. Illuminazione forte dei passaggi pedonali e corsia centrale davanti alla farmacia con un minimo allargamento della strada. Dicono che la Provincia non permette i semafori ma basta guardarsi in giro per constatare quanti ne ha autorizzati negli ultimi tempi per motivi di sicurezza. Non li autorizza per regolare il traffico. Si poteva fare l’inverso e cioè chiedere agli Uffici specializzati in sicurezza stradale della Provincia di fare un progetto per la messa in sicurezza di tutta la strada. Avrebbe potuto essere gratuito anziché costare in totale forse più 30.000 euro come quello del Comune e probabilmente non avrebbe previsto la rotonda. Si può ancora fare se si rinuncia alla rotonda: Ah già, e i camion del supermercato??

-Se nella perizia sono emerse imprecisioni evidenti cosa garantisce l’efficacia del “progetto rotonda”? Come giudica la mancata divulgazione pubblica del progetto?
La mancata divulgazione è un’abitudine di questa Amministrazione per evitare critiche e obiezioni giustificate e motivate prima che i giochi siano fatti: meno se ne parla in paese e meglio è. A cose fatte che critichino pure chè tanto non serve più a niente. La definirei arroganza del potere e mancanza di trasparenza visto che snobbano perfino 2.734 firme protocollate in Comune di cui, tra l’altro, non viene fatta menzione nella perizia Guzzetti. Non hanno spiegato come faranno ad essere più sicuri i passaggi pedonali prima e dopo la rotonda se non viene limitata la velocità dei mezzi: invece di andare dritto verso la Croce Rossa andranno dritto verso le panchine sotto la bacheca comunale e allora sì che potrebbe scapparci il morto!

Per concludere: una volta ufficializzata sarà possibile divulgare pubblicamente questa nuova interessante perizia?
Sul nostro sito di opposizione verranno pubblicate, per correttezza e informazione completa dei cittadini, entrambe le perizie che tutti potranno vedere e scaricare (www.assoviva.info)

Grazie per le sue risposte

Davide “Birillo” Valsecchi

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