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«Asso come era»: lettera al Signor Zanetti

«Asso come era»: lettera al Signor Zanetti

Asso come era
Asso come era (FotoParedi Asso)

Durante le vacanze natalizie mi sono un po’ allontanato dal Web per riposarmi e finire il piccolo trasloco (dal centro alla frazione) della mia casa/base.

Così solo ora ho potuto vedere l’articolo scritto dal Signor Zanetti sul suo portale “assoviva.info” dedicato al nostro ultimo progetto “Asso come era”. Il titolo dell’articolo è di per sè abbastanza esplicativo: Libri storici visti come attacchi politici.

Ho conosciuto il Signor Zanetti un’anno fa, proprio in questi giorni, sotto i Cedri di Asso all’alba di quello che è stato il Rivoluzionario 2010. Per questo motivo ho scritto una lettera di risposta al suo articolo che, per trasparenza, riporto anche qui.

Buon anno, Signor Zanetti

La ringrazio per l’attenzione dedicata alla nostra ultima iniziativa “Asso come era”, un libro fotografico dedicato alla storia di Asso nato da un’unica esigenza: “ora o mai più”.

L’obbiettivo era soprattutto coinvolgere alcuni dei più anziani cittadini del paese che, essendo ultra-ottantenni, sono custodi di una preziosa e delicata memoria da salvaguardare. Il libro, stampato in circa duecento copie, è stato distribuito nel periodo natalizio per poter ammortizzare al meglio le spese che il nostro piccolo gruppo ha affrontato, anche grazie all’aiuto degli sponsor, nella realizzazione dell’opera.

Io credo sia un buon libro, un libro non realizzato da professionisti ma realizzato con professionalità. Abbiamo trovato solo due refusi di stampa a fronte di oltre 52 eccezionali foto del paese: non male per un libro fotografico molto economico, solo dieci euro, che mostra il paese come molti di noi, me compreso, non avevano mai visto.

Lei riporta voci di polemica di cui però non ho testimonianza diretta. Io personalmente ho mostrato una bozza preliminare ad un Assessore ma, comprensibilmente, per poter ottenere il patrocinio, un riconoscimento prettamente formale, era necessario sottoporre al loro esame una copia completa e questo avrebbe rallentato di molto tutto il progetto.

Sono abituato a cavarmela da solo nelle situazioni più strane e così, semplicemente, abbiamo fatto a meno del Comune perché non era elemento indispensabile nella realizzazione del progetto. Ora che il libro è completo e distribuito anche l’Amministrazione è stata omaggiata  di una copia consegnata personalmente dal Signor Pagani.

Se l’Amministrazione è interessata all’opera da parte nostra vi è ampia disponibilità ma non è mia indole presentarmi come un questuante a  chicchessia. Ahimè,  io sono e resterò assese fino alla fine dei miei giorni mentre un politico ha garanzia del proprio ruolo solo fino alle prossime elezioni:  se sono interessati si facciano avanti, il loro aiuto è ovviamente gradito ma non certo vincolante.

Sarebbe inoltre pretestuoso leggere attacchi alla politica contemporanea nella publicazione di fotografie che risalgono ad un periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’50 e che quindi hanno dai 90 ai 60 anni. Vi è un limite anche all’animosità oltre il quale si scade nel ridicolo.

Stesso discorso per le critiche da lei citate: attualmente non ho ricevuto nessuna critica negativa sul libro. Sono consapevole che Asso sia tradizionalmente noto come un paese affollato di “zabette”, di pulciosi e scalcagnati cani pronti a latrare solo quando il cancello è saldamente chiuso, ma onestamente non sono disposto a dare credito a chi non possiede dignità e coraggio sufficiente per sottopormi il proprio punto di vista.

Sono una persona aperta tanto alle proposte quanto alle critiche: se qualcuno vuole rendermi partecipe del suo giudizio sul libro si esprima liberamente, senza esitazioni.

“Asso come era” è il primo passo di un progetto in tre parti e spero raccolga un buon riscontro per poter continuare nell’iniziativa. Attualmente stiamo valutando una sede idonea per organizzare una serata d’incontro dove, proiettando altre foto, sia possibile raccogliere le testimonianze della gente: più ampliamo il confronto e maggiore sarà la possibilità di raccogliere informazioni sul nostro passato.

Le rinnovo, a Lei e a tutti i suoi Lettori, i miei auguri di buon anno. Saluti

Davide “Birillo” Valsecchi

Nel 2011 mi sono ripromesso di non lasciarmi coinvolgere dalla politica sebbene questo non significhi che mi disinteresserò del “governo del paese”. Mi sono finalmente reso conto che come cittadino posseggo poteri e diritti che sono di gran lunga superiori a quelli di qualsiasi “transitorio” politico locale o nazionale. Mi sono emancipato da quel concetto diffuso che la politica stia al di sopra di noi quando, in realtà, sta al di sotto e di parecchio: mi limiterò ad esercitare le mie facoltà esigendo che a giuste domande seguano adeguate risposte.

Buon 2011 a tutti voi!!

Libro fotografico «Asso come era»

Libro fotografico «Asso come era»

libro-copertina

Nonostante la neve di questi giorni, abbiamo portato in paese da Saronno le prime duecento copie di «Asso come era»: il libro fotografico realizzato con le immagini storiche del paese. Un elegante volume di sessanta pagine con cinquantasei foto che spaziano dai panorami ai particolari di Asso attraversando il tempo degli anni tra le due grandi guerre.

Asso come era

Fotografie inedite che riemergono dal passato e vengono descritte dalle didascalie realizzate insieme a Flaminio Pagani, storico sindaco di Asso e testimone assese della nostra storia. Fotografie dell’archivio personale della famiglia Paredi che per  due generazioni di fotografi ha immortalato il paese e la sua gente.

Lo spettacolo di una Vallassina incontaminata, di una valle verde le cui colline erano ancora coltivate fino alla sommità, di un paese elegante e prestigioso le cui strade erano percorse da nobili, signori ma anche da ruspanti contadini ed agricoltori.

La prima ambulanza, le prime autovetture, il mercato delle bestie, il circuito del Lario e le prime gare ciclistiche, la vallategna, la Circovallazione ancora in costruzione, il vecchio orologio della chiesa ed i merli della torre del castello: questo e molto altro.

Natura, storia e società in un’affascinante serie di scatti in bianco e nero in grado di catturare chi è nato e cresciuto in queste valli e che saprà ritrovare i dettagli ed i ricordi che ancora oggi sono visibili e presenti.

Un buon libro, molto delicato ma per nulla nostalgico, in grado di rafforzare un orgoglio, a volte sopito, per un glorioso passato che ancora ci appartiene.

Il libro ha due prefazioni,  la prima di Giovanni Cristiani, giornalista de La Provincia, che rappresenta la voce dei giovani, la testimonianza recente di chi abita il paese. La seconda è di Flaminio Pagani, storico sindaco ultraottantenne, che invece rappresenta la voce dei decani, di chi conserva le storie e le testimonianze del passato. Due pensieri, due ricordi, che si rianimano insieme in un vivido presente.

Il libro è disponibile presso lo studio fotografico FotoParedi Asso ed ancora una volta ringrazio la famiglia Paredi per l’aiuto offerto. Voglio inoltre ringraziare Emanuele Zappalà dello Studio Teconocasa Asso ed il Gruppo Supermercati EFFE3 per averci aiutato e sostenuto nello sforzo economico per dare vita a questo libro.

Vi invito tutti a visionare la pubblicazione ripromettendomi di organizzare una serata di presentazione ed incontro qui in paese per poter condividere le foto ed i racconti ad esse legati. Questo vuole essere il primo di una serie di progetti tesi a conservare il ricordo del passato cittadino e la valorizzazione delle sue risorse storiche culturali.

Vi lascio con un piccolo filmato realizzato con alcuni degli scatti utilizzati per comporre il libro.

Davide “Birillo” Valsecchi

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