I° Trofeo Città di Asso

I° Trofeo Città di Asso

AS PontelambreseIl Comune di Asso, in collaborazione con l’As Pontelambrese, organizza il I° Trofeo Città di Asso, al centro sportivo di Asso, riservato alla categoria Allievi Nazionali. In campo quattro formazioni di prestigio: Como, Lecco, Renate e Monza Brianza.

Il torneo partirà Venerdì 5 Settembre: alle ore 19 si affronteranno Renate e Como. Sabato 6 settembre, alle ore 16, la seconda semifinale: Monza Brianza-Lecco. Domenica alle 10:30 la finale per il terzo posto e alle 16:00 la finalissima per la conquista del trofeo.

Come di consueto gli Il Gruppo “Gli amici dei Portici” organizzerà il servizio cucina presso la Club House di piazza mercato, adiacente all’ingresso del campo.

Per la Pontelambrese inizia così la proficua collaborazione con il Comune di Asso, che ha concesso il campo per la stagione: il comunale di Pontelambro infatti si rifarà il look con un nuovo manto in sintetico e sarà indisponibile per gran parte dell’anno. La Pontelambrese emigrerà dunque ad Asso, anche con le formazioni giovanili.

Benedizione delle moto ad Erba

Benedizione delle moto ad Erba

Circuito del LarioRinaldo, uno degli organizzatori del MotoClubAsso, mi ha inviato una mail informandomi di un evento particolare e carico di significato: Domenica 07 Settembre 2008, in occasione della festa patronale, si celebrerà infatti la Benedizione delle Moto presso la Piazza della Prepositura di Erba.

Una fiaccolata di 40 giovani della Parrocchia  di Santa Maria Nascente di Erba partirà a piedi giovedì da Erba alla volta di Assisi. Il viaggio di ritorno da Assisi, Domenica mattina, passerà da Monguzzo dove verrà scortato dai motociclisti fino ad Erba per celebrare la Benedizione delle moto.

L’invito a partecipare è aperto a tutti e come sempre rappresenta l’occasione per incontrarsi e trascorrre qualche ora in buona compagnia. La Benedizione è un rito che fa ormai parte della nostra tradizione ed ha un valore particolarmente importante per i motociclisti.

La prudenza e la consapevolezza sono essenziali per gli amanti della moto. Il MotoClubAsso è da sempre impegnato sul fronte della sicurezza ed ha ricevuto numerosi encomi per la rubica web Sicuri in Sella.

Maggiori informazioni sulla manifestazione di Domenica sono visibili qui

L’alpinista Angelo Rusconi torna in Asia: una scuola dedicata a Nuccia Paredi

L’alpinista Angelo Rusconi torna in Asia: una scuola dedicata a Nuccia Paredi

Angelo Rusconi in PackistanAngelo Rusconi è partito per il Pakistan mercoledì 24 Agosto ed i giornali hanno dato ampio risalto a questo suo nuovo viaggio.
Anche Il Giornale Di Erba ha pubblicato un articolo raccontando di Hiderabad e della scuola elementare femminile che Angelo si è impegnato a far costruire laggiù: “L’alpinista Angelo Rusconi torna in Asia: una scuola dedicata a Nuccia Paredi”.
Il giornale titola in grande che la scuola è dedicata a Nuccia Paredi. Nuccia è la mia Mamma. Un “male brutto” ce l’ha portata via all’improvviso ma niente e nessuno potrà appannarne il ricordo. Un giorno la rincontrerò e parleremo delle cose che abbiamo fatto mentre eravamo distanti.

Ringrazio Angelo. Dedicare una scuola ad una donna in un paese fortemente islamico e conservatore come il nord del Pakistan è una scelta coraggiosa. Riesco ad immaginarlo Angelo, nel suo giubbino rosso del soccorso alpino davanti al consiglio dei capi villaggio nei loro vestiti tradizionali: “Mi hanno chiesto scettici perchè dedicassi una scuola ad una donna”– mi ha raccontato Angelo –” Io ho risposto che lo facevo perchè era una donna buona ed un’amica. Ho detto loro che questa era l’unica condizione su cui non mi sarei mosso ed il piu’ vecchio mi ha guardato ed ha capito. La scuola sarà dedicata alla Nuccia”

Mio nonno, Luigi Paredi, era un grande appassionato di montagna ed amico di Angelo. Un giorno con la compagnia di amici di Canzo erano partiti per un escursione. Era una bella giornata d’inverno, c’era il sole e tanta neve. Mentre salivano in fila indiana lungo il sentiero all’improvviso il nonno si è accasciato, in silenzio tra le braccia di mia mamma che allora era ancora poco più  che ragazzina. “Quasi con un sorriso” mi raccontava la mamma. Quel giorno fu Angelo a riportare a casa mia mamma dalla montagna e a dare la notizia a mia nonna Antonia. Ancora grazie Angelo.

.davide

Buon viaggio “Ciapìn”, in bocca al lupo…

Buon viaggio “Ciapìn”, in bocca al lupo…

Daniele Ciapìn ChiappaUno dei libri che ho letto di recente è Nell’ombra della Luna. Me lo ha regalato la zia Cesi ed è stato scritto da Danile Chiappa, leader storico del Soccorso Alpino della nostra zona. Una raccolta di soccorsi in montagna vissuti in prima persona dall’autore.
E’ un libro duro di storie vere.

Zia Cesi mi ha raccontato di essere molto amica di Ciapìn, come è soprannominato Daniele, ma che purtroppo è malato e  nonostante tutte le grandi imprese del suo passato questa volta sembra non poterla spuntare contro il “male brutto”.

Daniele, a soli 24 anni, nel 1974, ha conquistato il {it:Cerro Torre}, una mitica montagna della Patagonia che respinse il fior fiore dell’alpinismo mondiale. Assieme ai compagni di cordata Casimiro Ferrari, Pino Negri e Mario Conti riuscì in quella che è considerata la prima ascensione indiscussa su una montagna che per lunghissimo tempo è stata considerata la più dura al mondo.

Ma la notizia che devo dare oggi è triste.

Purtroppo succede. Ad un certo punto della salita qualcuno resta indietro e qualcuno prosegue. Non ci resta che sperare di ritrovarsi un giorno tutti in cima e di stringersi di nuovo la mano salutandoci con amicizia e rispetto come si usa in montagna.

I funerali di Ciapìn si sono svolti a Lecco, il 1° Settembre 2008 nella Basilica di San Nicolò. E’ nato il 28 ottobre del 1951 a Lecco.
In bocca al lupo, Signor “Ciapìn”.

La Funicolare di Santa Margherita

La Funicolare di Santa Margherita

Funicolare Santa Margherita
La funicolare di Santa Margherita

Oggi Enzo si è presentato in trattoria, centro culturale del paese, con un mazzo di foto in bianco e nero. Si è seduto ed ha cominciato a trafficare per sistemare la borsa e l’inseparabile macchina Polaroid prima di ordinare il pranzo alla Giusy.

Ormai lo conosco, l’ho squadrato serio e gli ho detto “coraggio racconta”. Lui si è aperto in un sorriso sornione: “Niente… sono andato alla Funicolare di Santa Margherita a fare degli scatti…”. La Zia ha scosso la testa, cominciava la conferenza, ed in un attimo eravamo nel passato di quell’angolo di montagna che si affaccia sul lago al confine tra Italia e Svizzera.
Santambrogio è salito lassù a fotrografare un pezzo di storia che vive in questi giorni il suo momento piu’ incerto, ma andiamo per ordine.

All’inizio del secolo, nel 1868, Lanzo d’Intelvi divenne famoso grazie alla scoperta delle fonti solfoferruginose del Paravisio, al Pian delle Noci, dando vita allo Stabilimento Idroterapico. Per l’inaugurazione del Grand Hotel Belvedere fu costruita una funicolare che univa il belvedere di Lanzo (885 m) con il paese sottostante di Santa Margherita, sul lago di Lugano, da dove partivano i battelli che permettevano ai turisti Italiani e Svizzeri di raggiungere la località turistica.
La funivia è rimasta in attività dal 1907 al 1977.

Da quando è stato interrotto il servizio la funicolare ha corso spesso il rischio di essere smantellata, questo nonostante lo sforzo del comitato locale che vuole non solo preservarla ma rimetterla in attività. Purtroppo le speranze sembrano affievolirsi, la regione Lombardia metterà in vendita la funicolare con un asta pubblica che si terrà il 24 settembre. Quelle di Enzo potrebbero essere le ultime foto.

L’aggravante che amareggia i vallintelvesi è che la regione mette all’asta le stazioni senza informarne il comitato promotore, che pochi anni fa vinse la causa per restituire alla regione la funicolare stessa, proprio quando stava per essere sottratta al Pirellone.

Nel 1992 nacque il comitato promotore per la funicolare che profuse impegno ed energia per richiamare l’attenzione della regione affinché si potesse riattivare l’impianto, prezioso mezzo di comunicazione fra lago e montagna. Il comitato si battè affinché due immobiliari, l’Alpina e la Diamante, non si accaparrassero le stazioni a valle e a monte, già destinate a diventare delle meravigliose ville.

Vi ho raccontato questa storia perchè Santambrogio è sempre a caccia di quei tesori della nostra zona che rischiano di scomparire. Riesce a scovare particolari sempre interessanti ma ammantati da una punta di nostalgia, spesso in pericolo di scomparire per volontà o incuria dell’uomo. Spero non debba mai fare foto simili alle meraviglie della nostra Vallassina.

Enzo è gelosissimo delle sue foto ma con le buone sono riuscito a farmene dare un paio, spero in questo modo di rendere omaggio ad un pezzetto di passato che forse scomparirà.

Enzo Santambrogio

Davide “Birillo” Valsecchi

Il treno a vapore del Furka

Il treno a vapore del Furka

Treno del FurkaIl Club Treni Brianza organizza, domenica 28 Settembre 2008, una gita con il treno a vapore del Furka.

Dopo la costruzione della galleria di base del Furka, l’era del treno a vapore che valicava il Passo sembrava terminata.
Alcuni nostalgici della locomozione a vapore hanno rimesso in funzione la linea, che oggi offre così uno dei viaggi più spettacolari su un treno di montagna. Il treno a vapore della DFB (Dampfbahn Furka-Bergstrecke) collega di nuovo Realp e Gletsch attraverso vari tunnel, lungo il famoso ponte ribaltabile di Steffenbach, che viene smontato ogni autunno e rimontato ogni primavera, e sui viadotti solidamente murati.

La nostalgica esperienza di un viaggio a vapore nel  grandioso paesaggio alpino è sicuramente indimenticabile.

La Partenza da Asso in P.zza Mercato alle ore 6.00 (Erba parcheggio Cafferino ore 6.10) in Pullman Gran Turismo e arrivo a Realp (Svizzera). Ore 10.15 partenza per lo spettacolare trenino a vapore del Furka. Soste fotografiche lungo il percorso, carico d’acqua della locomotiva a vapore e arrivo alla stazione in quota a 2140 metri. Sosta per spuntino, assaggio prodotti locali. Ora 11.25 ripartenza con il trenino a vapore alla volta di Gletsh con la spettacolare vista del Ghiacciaio Azzurro. Arrivo alle ore 12. possibilità di effettuare fotografie durante le manovre della locomotiva a vapore sulla piattaforma girevole. Tempo a disposizione per il pranzo (al sacco o presso il ristorante Self-service adiacente la stazione). Ore 15.00 partenza in pullman gran turismo e sosta pomeridiana al laghetto del Nufenen Pass a 2200 metri (possibilià di ristori – shopping souvenir). Rientro in serata. Quota viaggio €60.00 (Pranzo non incluso nel prezzo). Iscrizione valida solo a pagamento avvenuto!

Per informazioni e pronotazioni Daniele Ghillioni, 031.683369 / 349.36.12.889.
info@clubtrenibrianza.com

Giove dà spettacolo all’Osservatorio Astronomico di Sormano

Giove dà spettacolo all’Osservatorio Astronomico di Sormano

Osservatorio Astronomico SormanoAvevo appena aperto una birra fresca e stavo per mettermi a spulciare Internet quando squilla il telefono. E’ Paolo Chiavenna: “salgo all’osservatorio, vieni?“. Certo!!
Chiudo il pc e sono in macchina illuminando i tornanti della strada che sale alla colma in una delle ultime notti d’estate.

In cima al mitico {it:Muro di Sormano} , a 1128 metri di altezza, si trova l’Osservatorio Astronomico (OAS)  realizzato nel 1987 grazie all’impegno ed alla grinta del Gruppo Astrofili Brianza. Il piccolo centro è infatti riuscito a pubblicare importanti ricerche ed osservazioni collaborando persino con l’ente spaziale americano (Nasa). Sormano Astronomical Observatory compare infatti sul sito web della Nasa come uno degli osservatori accreditati per il monitoraggio di oggetti potenzialmente pericolosi per il pianeta.

Grazie al costante impegno il gruppo ha ottenuto l’aiuto ed il riconoscimento anche della Comunità Montana del Triangolo Lariano e del Comune di Sormano e, proprio nelle prossime settimane, installerà un nuovo e più potente telescopio all’interno della storica cupola.

All’osservatorio ci aspetta Valter Giuliani, fisico e mentore della serata, con un piccolo gruppo di giovani che festeggiano un compleanno osservando le stelle.
Ospite speciale della serata è {it:Giove_(astronomia)|Giove}, il gigante gassoso che in questo periodo splende  visibile ad occhio nudo. Con il gigante incontriamo anche i suoi satelliti, {it:Io_(astronomia)|Io} ed {it:Europa_(astronomia)|Europa}, mentre Valter, da grande intrattenitore, ci introduce ai segreti dello spazio e del tempo con incredibili esperimenti.

Scivoliamo tra i venti solari cavalcando le aurore boreali, schivando asteroidi e flussi di plasma mentre Valter racconta la fine dei dinosauri e le tempeste che da oltre 500 anni sconvolgono Giove. Valter ci parla come si farebbe a dei bambini curiosi mentre il nostro stupore si riscopre in tutta la fanciullezza con cui guardiamo le stelle ed il cielo d’estate.

Se volete visitare l’osservatorio o seguire una delle affascinanti spiegazioni di Valter visitate il Sito Web del OAS, scivete loro e troverete un’allegro gruppo di scienziati un po’ sognatori che passa le notti a scrutare il cielo osservando i movimenti dell’universo che ci abbraccia.
Una magnifica serata. Grazie Valter!  Grazie Paolo!!

.davide

La Battaglia dello Scoiattolo Rosso

La Battaglia dello Scoiattolo Rosso

scoiattolo-rossoLa mattina per recarmi in ufficio evitando il traffico utilizzo stradine secondarie costeggiando il parco del Golf Club ed i boschi che circondano il lago di Montorfano. Allungo un pò la strada ma evito le file e libero la mente nella pace del verde illuminato dal sole del mattino. Quasi ogni giorno incrocio un nuovo piccolo amico che scappa veloce attraverso una siepe ad ogni mio passaggio, un bellissimo scoiattolo rosso con una magnifica e gonfissima coda che rifulge nei colori estivi. E’ veramente un bellissimo animale che mi dona buon umore e stupore ogni volta che lo incontro.

Lungo circa circa 25 cm ha una fluente coda di altri 20 cm che serve per bilanciarlo nei salti eper  scaldarlo, avvolgendolo, durante la stagione rigida. Il colore del suo pelo varia a seconda delle stagioni e del clima spazziando dal rosso al grigio fino ad una tonalità che si avvicina al nero. Si nutre di ghiande, faggiole, nocciole, noci e semi in genere, gemme e ramoscelli di pini, larici o abeti, ma non disdegna uova, piccoli uccelli ed insetti.

Il mio amico “rosso” ha però un nemico terribile da fronteggiare che ne minaccia la sopravvivenza, incredibile a credersi ma è niente meno che il suo cugino nord-americano/inglese, lo scoiattolo grigio.

Nella lista  della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) per il 2006  tra le 16.119 specie a rischio di estinzione, sorprendentemente compare anche lo scoiattolo rosso, oltre ad altri animali  che ancora consideriamo comuni come il ghiro e molte specie di pipistrelli.

Scoiattolo Grigio
Scoiattolo americano

Le popolazioni italiane ed europee di scoiattolo rosso ({it:sciurus vulgaris}) sono fortemente minacciate dalla diffusione incontrollata di una specie introdotta (alloctona) dall’uomo nel secolo passato, l’americano scoiattolo grigio ({it:sciurus carolinensis}), che possedendo un tasso riproduttivo più elevato e una maggiore adattabilità sta velocemente sostituendo la specie nostrana laddove le due vengono in contatto. In Italia ciò sta succedendo in Piemonte e in Liguria, dove la rarefazione della specie rossa è ormai un dato di fatto.

Lo scoiattolo grigio ha un manto che non cambia con la stagione e spesso ha delle strisce di colore diverso lungo i fianchi. Un carattere distintivo importante sono i ciuffi che spuntano dalla orecchie i peli sopra le orecchie presenti solo nello scoiattolo nostrano e molto evidenti. Se ha i ciuffi è uno dei nostri!

Un programma di eradicazione dello scoiattolo grigio, proposto dagli ecologi, è stato avversato dagli ambientalisti. Va osservato che gli ecologi sono gli esperti di ecologia mentre gli ambientalisti sono i tifosi, spesso hooligans, dell’ambiente, spesso parlano di ciò che non sanno pretendendo di avere ragione. Il legno ci vorrebbe…

Tieni duro amico “rosso”, vedi di acchippare piu’ scoiattolesse e di tenere alto l’onore nostrano!!

Davide “Birillo” Valsecchi

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