Year: 2008

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Arriva l’inverno? E’ tempo di Festa per Asso!!!

Arriva l’inverno? E’ tempo di Festa per Asso!!!

Super Bicchierata invernaleI ragazzi di Asso ed i loro amici della Vallassina hanno spremuto i meccanismi di Facebook ed il classico passa parola per organizzare un caldo benvenuto alla stagione fredda.

Giovedì 4 Dicembre si celebra infatti la

1ª Super Bicchierata Invernale di Asso

Ci si ritrova infatti tutti alle 19:30 per un’aperitivo al Fuego, il pub in via Circonvallazione 11 e si prosegue poi a far festa finchè si riesce!!

L’ambizioso obbiettivo è riuscire a radunare abbastanza persone per dare vita ad una nuova tradizione Assese.

Dopo la strepitosa festa fatta quest’estate in occasione del motoraduno (vedi articolo) la stessa squadra prova a fare un bis invernale. Chi c’era sà quanto ci si sia divertiti quella sera!!

Avremo anche questa volta il mitico “DJ Della” a scegliere la musica e si spera che un sacco di faccie nuove si uniscano alla serata per bere qualcosa e magari fare quattro salti in compagnia.

Dal canto mio ho supportato l’idea spremendo tutti i mei contatti ed invitanto tutte le signorine che ancora mi rispondono al telefono, il resto tocca farlo a voi!!

Ecco il link all’evento pubblicato su Facebook qualche giorno fà. Le adesioni confermate superano la trentina ma tra invitati ed indecisi si tocca una folla di quasi duecento persone.
Diffondete e partecipate!! Davanti ad una bevuta in compagnia una Assese non arretra mai!!

Ecco il volantino della serata, ci si vede Giovedì!!

Il Ritrovo delle Signore del Tempo Libero di Asso

Il Ritrovo delle Signore del Tempo Libero di Asso

Il ritrovo delle Signore del tempo libero Oggi mi sono lanciato nell’esplorazione di un mondo nuovo ed ho partecipato ad un incontro molto particolare: sono stato infatti invitato Al Ritrovo delle Signore del Tempo Libero di Asso che si tiene tutti Giovedì dalle 14:00 alle 16:30 nei locali del vecchio tennis.

E’ stato divertente perchè le Signore di Asso, che mi conoscono fin da quando ero bambino e che ancora oggi mi presentano come “il nipote della Berta” (mia nonna), hanno scoperto il sito Internet Cima-Asso.it ed hanno voluto raccontarmi la loro iniziativa.

Sotto l’impulso di Luigia, Anna e Grazia hanno chiesto ed ottenuto dal Comune la possibilità di utilizzare un giorno alla settimana i locali del vecchio bar del Tennis e si sono organzizzate per trascorrere un pomeriggio in allegria. Le signore di Asso, un gruppo che ormai raggiunge in quindici elementi, si ritrova per dare vita così a piccole iniziative e trascorrere qualche ora tra amiche.

Ovviamente tè e pasticcini non mancano ma organizzano anche attività ricreative, come il decoupage e la pittura su vetro, ma anche attività di ricerca e conservazione della cultura locale. Stanno infatti organizzando e raccogliendo i vecchi proverbi e le vecchie canzoni popolari in dialetto affinchè non vadano perse.

Inoltre, quando possibile, organizzano incontri e scambi con altre figure del nostro territorio. Oggi infatti era presente la signora Emma Donadoni di Canzo che ha recitato una breve selezione di poesie e canzoni sia in dialetto che in italiano.

L’obbiettivo di questo gruppo è semplice: trascorrere qualche ora in allegria riunendo le signore di Asso. Posso garantirvi che hanno entusiasmo da vendere e l’invito è esteso a tutte le Signore di Asso e della Valle!!!

Biblioteca: Presentazione Libro “Treni d’Autore”

Biblioteca: Presentazione Libro “Treni d’Autore”

Fnm Ieri sera presso la Biblioteca Ivano Ferrarini, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Club Treni Brianza, è stato presentato il libro:

Treni d’autore.
Le Nord nell’immagine del pubblico colta attraverso la letteratura e l’arte
.

Scritto da Giorgio Baroni e Francesca Strazzi ed edito nel 2008 dall’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Io purtroppo mi sono perso la serata e sono arrivato in biblioteca solo a presentazione finita, quando solo i più agguerriti appassionati si erano fermati a chiacchierare sotto i portici. Ieri sera avevo l’esame teorico per il brevetto di Sub e non potevo fare altrimenti. Mi hanno promosso, quindi per lo meno è andata bene!

Ho incontrato Roberto e gli altri soci del Club Treni Brianza e mi sono fatto raccontare un po’ la serata e la presentazione mentre bevavamo un caffè al Rifugio: innanzitutto credo che la Signora Francesca sia realmente una ragazza estremamente carina, quasi tutti i presenti hanno insistito nel testimoniarmelo. Questo ha ulteriormente incrementato il mio disappunto per il ritardo accumulato!! Inoltre il libro, che ho potuto solo sfogliare velocemente, descrive e raccoglie alcuni dei più celebri passi letterari legati al mondo della ferrovia e dei treni della nostra ferrovia locale, le Nord.

Sembra che la serata sia stata coinvolgente e che abbia catturato l’attenzione dei presenti, ho visto infatti molte copie del libro autografate dagli autori ed ho ascoltato solo commenti positivi. Credo inoltre che la serata sia stata ripresa da Televallassina e che sarà presto trasmessa in tv. Mi dovrò accontentare della replica, purtroppo.

Settimana prossima in biblioteca la presentazione di un’altro libro, questa volta dedicato al west, agli indiani e ai cowboy!!

Consiglio Comunale di Asso: 26 Novembre 2008

Consiglio Comunale di Asso: 26 Novembre 2008

Comune di AssoSapete che non mi occupo di politica e che di solito non scrivo quasi nulla sui Consigli Comunali a cui assisto. Tuttavia questa volta voglio fare un’ eccezione perchè sono uscito dalla sala consiliare contento e soddisfatto dalla serata.

Ormai sono passati oltre sei mesi dall’insediamento del nuovo consiglio ed ammetto che i primi a cui ho assistito erano abbastanza turbolenti e per certi versi poco produttivi. La battaglia delle elezioni era forse troppo vicina e gli animi ancora troppo accesi.

Questa sera il clima era diverso, probabilemente entrambi gli agguerriti schieramenti, maggioranza ed opposizione, sembrano aver trovato finalmente confidenza con i relativi ruoli, superati gli attriti cominciano a lavorare a soluzioni comuni per i problemi del paese. Attenzione, intendiamoci, non vanno d’accordo, però hanno smesso di batibeccare ed hanno cominciato a discutere in modo proficuo.

Per questo motivo il Consiglio, che è durato quasi tre ore, è risultato interessante e coinvolgente. Certo il pubblico era abbastanza scarso, eravamo in 3 più  Luigi, il capo della polizia locale!!!

Sono state discusse alcune mozioni molto tecniche sulle commissioni comunali e si è passati ad analizzare quello che credo sia il resoconto del bilancio. Si è discusso insomma di quanto si è speso in rapporto con quanto si era stimato e si è controllato che il tutto andasse al pari.

Quando la discussione è giunta alla voce immondizia, pietra dello scandalo degli ultimi mesi, pensavo che l’idillio sarebbe finito. Invece il tavolo del consiglio ha affrontato la questione con intelligenza e rispetto reciproco analizzandola, non come un pretesto politico, ma come un vero problema della comunità. Mi ha dato soddisfazione vedere il consiglio del mio paese comportarsi in maniera così rensposabile e finalmente ho capito anche io il cuore del problema che ora proverò ad esporvi:

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Asso incontra Leopardi

Asso incontra Leopardi

Infinito di Caspar David FriedrichOggi nella Biblioteca Comunale Ivano Ferrarini di Asso si è tenuto il primo incontro con il Professor Nello Evangelisti alla riscoperta della letturatura italiana. La sala era abbastaza affollata e per me era la prima volta che mi avvicinavo a simili iniziative.

Il tema dell’incontro era Giacomo Leopardi. Nello, che consoco fin da quando ero bambino e che insegna nelle nostre scuole, ha preparato una raccolta di testi, illustrazioni e documenti per aiutare i presenti a seguire le sue spiegazioni.

Ci ha introdotti nella vita, nella famiglia e nella complessa visione del mondo del poeta soffermandosi sulla cultura e sul pensiero dei suoi contemporanei. Ha trasformato i miei vaghi ricordi scolastici nel profilo concreto e palpabile di un uomo dell’ 800 tormentato dalle insicurezze e da un’ esasperante ed insoddisfabile ricerca della vera felicità. Solo, in un mondo che celebrava il piacere vacuo o un materiale domino della ragione.

Nello è una persona che parla molto bene e gradevolissima da ascoltare. Confesso di essermi lasciato andare al suono della sua voce, per un attimo ho ascoltato le sue parole quasi fosse un moderno sciamano. Ho lasciato che trasportassero la mia mente nello spirito buio e cupo del poeta, dove la percezione stessa di una luce irraggiungile crea un universo d’ombra ammantato dalla sofferenza per una felicità impossibile.

Librandomi su uno specchio d’acqua scura in questo mondo opprimentemente e  buio ho visto nel mio riflesso trasfigurato il poeta, Giacomo. Anch’egli un uomo, separati da due secoli di storia ma un uomo. Ed in quell’immagine disturbata dall’acqua e dal tempo ho visto le nostre similitudini e le enormi differenze. Nel riflesso di colui che è stato amato, il volto di chi l’amore non lo ha mai raggiunto. Due uomini a confronto.

I suoi pensieri increspavano l’acqua emergendo con il suono dei suoi versi. Lo sentivo sussurare lo sconforto di un uomo che ha cercato la felicità assoluta, sconfitto dai propri inequivocabili limiti e dalla certezza del proprio fallimento. Un uomo che contemplava la bellezza della natura senza riuscirvi a farne parte. A poco a poco le sue tristezze sono diventate le mie mentre sentivo il suo sconforto farsi strada nel mio cuore.

Ed è stato allora che l’esercito delle mie paure, delle mie sofferenze e dei mie rimpianti ha reagito, ha urlato il suo rifiuto a questa resa priva di dignità davanti alla vita. Eccomi, io sono quest’esercito che marcia verso la sconfitta con l’orgoglio ed il coraggio di chi si incammina lungo un sentiero consapevole di non raggiungerne la meta. Ogni rabbioso, insensato e folle passo lungo questa strada è figlio del mio cuore, scaturito dall’amore di chi  sin qui mi ha accompagnato, un atto di volontà nell’infinito. Non lascerò che la tua tristezza mi consumi!!

E mentre mi ritraevo furioso da quell’immagine di me che rifiutavo ho visto il poeta triste sorridere, per un istante ho compreso. Ammantata dall’oscurita’ della sua visione c’è un goccia di speranza, un breve bagliore che brillerà per sempre, che sarà in grado di scuotere i cuori di chi si lascia cadere. Come nella favola non mi darai in pasto al lupo, anzi, veglierai sul mio riposo.

Cercavi la felicità e ti hanno chiamato sconfitto, ma io ho visto nelle tue parole ciò che sapientemente hai nascosto perchè apparisse improvviso e fortissimo. Quella speranza che dai tuoi scritti non traspare ma che è il cuore della tua ricerca verso la felicità. Forse in questo modo tu, che i più chiamano perdente, hai saputo vincere così la tua partita con la vita.

Forse non ho capito nulla di Leopardi, forse mi sono solo perso nei miei pensieri. Ma è questo il bello di non essere più a scuola, di non avere davanti un professore ma bensì un amico. La letteratura è finalmente lo strumento con cui capire se stessi nel riflesso dei poeti che, forse, patirono la tristezza e l’entusiamo delle nostre stesse vite.

Una magnifica esperienza di cui ringrazio il Professore Nello Evangelisti.

Immagine: Il viaggiatore contempla un mare di nebbio di Caspar David Friedrich del 1818, noto anche come L’infintio.
Luigino Airoldi: un’ esploratore da leggenda!!

Luigino Airoldi: un’ esploratore da leggenda!!

Luigino-AiroldiSabato 29 Novembre la Biblioteca Comunale di Asso ospiterà uno dei personaggi più incredibili che abbia incontrato dal vivo: Pierluigi Airoldi, detto Luigino.

Un alpinista esploratore che io considero come un grandissimo esempio.
Il nome di Luigino si affianca a quello dei grandi, come Riccardo Cassin, Jack Canali, Walter Bonatti e Carlo Mauri. Fu spesso compagno di questi grandi alpinisti: celebre nel 1961 la spedizione chiamata “Città di Lecco” che, con Cassin alla giuda, conquistò una salita inviolata del montagna più alta d’America: Mount McKinley.

Ma la fama di Luigino non è legata al clamore delle grandi cime, che pure ha conquistato, ma alle roccambolesche vicende in cui si è lanciato.

Quella di Luigino Airoldi è un’avventura nell’avventura. Il suo viaggio era cominciato diversi mesi prima in Alaska. Lì aveva vagato per quasi due settimane su un ghiacciaio, disperso dopo aver raggiunto la vetta della montagna che stava scalando.  Quando tutte le speranze sembravano perse fu fortunatamente recuperato da un aereo militare canadese.

Dal Canada venne riportato negli Stati Uniti, pronto per tornare a casa. A New York però lo raggiunse una curiosa notizia da parte dell’ambasciatore italiano: una nave italiana sarebbe arrivata entro un paio di mesi a Ushuaia. Il vascello era diretto in Antartide e il capitano cercava un uomo per rinforzare l’equipaggio.

L’alpinista non si lasciò sfuggire l’occasione per diventare marinaio, ma, visto che c’era ancora tempo a disposizione, prima di raggiungere la Terra del Fuoco, fece una puntatina in Perù, tanto per chiudere i conti con un’altra cima ancora da conquistare.

La barca su cui si era improvvisato marinaio Luigino era la San Giuseppe II, la prima nave italiana a raggiungere le coste del Polo Sud nel 1970. Più che una nave la San Giuseppe II era una piccola barca a vela con uno scafo in legno di circa 11 metri. Con essa il Comandante Ajmone Cat e i suoi tre uomini d’equipaggio, salparono dal porto di Anzio, per poi attraversare tutto l’Atlantico, diretti all’estremo sud del continente americano.

Il conto delle attrezzature tecnologiche di bordo è presto fatto: un piccolo motore a elica, utile solo per le manovre d’attracco, una radio, “defunta” poco dopo la partenza, una pompa di sentina a motore, semi funzionante, e una a mano… perfettamente funzionante! Niente radar, troppo ingombrante per le piccole dimensioni della San Giuseppe, e per tracciare la rotta solo bussola e sestante.

A Ushuaia, la città più a sud del mondo, si unì al gruppo anche Luigino Airoldi. Lui, già alpinista affermato, non aveva mai messo piede su una barca, ma nei mesi successivi navigò fra i mari più pericolosi del mondo, doppiando Capo Horn e attraversando lo Stretto di Drake fino alla costa antartica, dove si concesse qualche giretto sulla terra ferma con la scalata di diverse cime inviolate.

Durante l’ultimo incontro con Luigino ci ha raccontato il suo precedente viaggio di 8 mesi tra le montagne ed i deserti dell’Afganistan. Luigino è una persona incredibile, le sue storie sono incredibili, la semplicità, la gentilezza d’animo  e l’umiltà con cui le racconta sono incredibili!!

“Per me l’importante era andare, poi in qualche modo si faceva” . Per me uno dei più grandi modelli da cui prendere esempio.

Luigino è anche un accademico dei Ragni di Lecco, uno dei gruppo storici di alpinismo lecchese ed italiano. Il gruppo è stato fondato addirittura negli anni 30 ed è tutt’oggi considerato uno dei più preparati e tecnicamente validi.

La seratà si terrà Sabato 26 Novembre alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale Ivano Ferrarini.

Prima neve ad Asso!!

Prima neve ad Asso!!

Nevicata ad Asso

Il Lunedì di quest’ultima settimana di Novembre comincia con una piccola sorpresa: la prima nevicata dell’inverno 2008/2009.

La neve in paese è sempre un piccolo evento. Una volta infatti, quando ero bambino, era frequente ed abbondante ma con il tempo si è fatta sempre più rara.

Salvo la mitica nevicata del 1984, che con il suo metro di neve fece chiudere le scuole per un mese, in tempi recenti si può menzionare  solo la nevicata del 2005. Era da poco piu’ di un mese che ero finalmente tornato a vivere ad Asso ed il cielo mi regalò una settimana di neve abbondante.

La nevicata di oggi però è ancora molto leggera, ha imbiancato gli alberi e le automobili ma non ha creato difficoltà sulle strade.

Quando ho visto la neve mi sono infilato la giacca e sono uscito di corsa a fare un po’ di foto. Purtroppo per voi non sono un gran fotografo e sono riuscito solo in parte a catturare la luce grigia ammantata di azzurro che risplende sul paesaggio di Asso innevato.

E’ una luce cupa forse ma non fredda che fa risaltare i dettagli del nostro paesino immerso tra gli alberi e le vecchie case, tra le montagne ed il fiume.

Fatevi due passi prima che il sole torni a mangiarsi la neve, Asso è bellissima!!

Le acque minerali del Triangolo Lariano: un valore da proteggere

Le acque minerali del Triangolo Lariano: un valore da proteggere

s_luigiIl Triangolo Lariano ed Asso erano noti fin dai tempi romani per la bontà della loro acqua, sono gli stessi Plinii a riferirlo e sembra che anche il nome Asso derivi dalla parola celtica “fonte”. La cosa non stupisce visto la quantità di sorgenti e le numerevoli fontane che si trovano sulle nostre montagne. La nostra acqua, inestimabile risorsa del nostro territorio, diede vita a due aziende per l’imbottigliamento per le acque minerali: La Fonte San Luigi e la Fonte Gajum.

La Fonte San Luigi si trova a Barni e la sua sorgente sgorga a 740 metri. Lo stabilimento di acque minerali divenne, dopo la seconda guerra mondiale, uno dei punti di riferimento dell’economia vallassinese grazie alla fama della sua acqua. La tradizione vuole infatti che nel quattordicesimo secolo la sorgente sia stata benedetta addirittura da San Carlo Borromeo, il santo infatti vi si dissetò essendo l’unica fonte non contaminata dalla peste. La fonte San Luigi è tutt’oggi in attività nonostante le difficoltà che una piccola azienda locale può affrontare sul complesso mercato ormai nazionale ed internazionale dell’acqua minerale.

La Fonte Gajum, a Canzo, deve il suo nome al nobile romano, Lucius Gajus ed ebbe un periodo di grande fama  a  cavallo tra il ‘700 e l’800 quando personaggi come Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni scelsero Canzo per trascorrere periodi di vacanza. A loro si deve l’espansione del nostro territorio e in particolare la costruzione del Teatro Sociale di Canzo, un vero gioiello dell’ architettura neoclassica.

Purtroppo è un un esempio in negativo di quanto grave possa essere trascurare i patrimoni del nostro territorio. La fonte infatti è stata chiusa sulla fine degli anni novanta dopo gravi problemi attraverso tutti gli anni ottanta. Lo stesso stabilimento giace abbandonato purtroppo ormai da anni.

Ma per questo fallimento non va condannata nè l’azienda nè  la bontà dell’acqua. Si dimentica spesso che gli illustri politici di Roma durante tutti gli anni ottanta furono investitori aggressivi e potenti sul mercato delle acque minerali. Tale Giuseppe Ciarrapico, Senatore della Reprubblica Italiana, braccio destro dell’Onorevole Giulio Andreotti e pluri condannato dalla Corte di Cassazione Italiana era il padrone del gruppo Recoaro e per questo chiamato “il Re delle acque minerali”. Durante il suo “regno” oltre 180 piccole fonti minerali locali chiusero i battenti per lasciare spazio ai grandi nomi. E così chiuse anche la fonte Gajum.

Il signor Ciarrapico, classe ’34, Romano, nonostante tutto, nonostate i trascorsi legali ed alcune recenti elocubrazioni sul Fascismo, si è presentato alle ultime elezioni. Eletto, è attualmente componente della commissione industria, commercio e turismo. Tutte le condanne sono state confermate dalla Cassazione ma condonate in “detenzione domiciliare” per motivi di salute. Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza. Bisogna essere politici d’alto livello per parlare in tal modo del benessere e degli interessi di un popolo.

Ogni volta che passo davanti al vecchio stabilimento della Gajum non posso che pensarci e rimpiangere l’enorme opportunità che tutta la nostra valle ha perso. Ora ci resta solo la Fonte San Luigi e dobbiamo considerala come un nostro patrimonio, un aspetto da salvaguardare del nostro territorio, una responsabilità ed un’opportunità da considerare come parte integrante del nostro turismo.
E’ l’ultima fonte del Triangolo Lariano e questo non va ignorato!

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