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Linea Cadorna ed il Monte Orsa

Linea Cadorna ed il Monte Orsa

Fortificazioni Monte Orsa
Fortificazioni Monte Orsa

Domenica l’alpinismo giovanile si è spinto nel varesotto per esplorare la Linea Difensiva Cadorna, una fortificazione militare costruita tra il 1911 ed il 1916 nota anche come Occupazione Avanzata Frontiera Nord (OAFN).

La fortificazione si estende dalla zona di Varese risalendo il confine con la Svizzera fino a Colico e alla Valtellina. Noi eravamo diretti alle postazioni per cannoni costruite sul monte Orsa a ridosso di Viggiù e del lago di Lugano.

Lungo la montagna sono ancora ben visibili le fortificazioni, i camminamenti e le postazioni dei cannoni ricavate da gallerie scavate nella roccia. La linea difensiva fu costruita per fronteggiare un’ eventuale aggressione dei tedeschi attraverso la neutrale Svizzera, per tanto si attestava come un serie di postazioni fortificate da cui dirigere i bombardamenti con l’artiglieria pesante contro eventuali invasori.

Attraverso le feritoie realizzate per i 149A, i grandi cannoni in dotazione all’esercito italiano durante la prima guerra mondiale, si può quindi godere di un panorama incredibile che si estente tanto sulla Svizzera quanto sulla Pianura Padana.

Per i ragazzi, e per i loro accompagnatori, questa semplice gita riserva un tuffo nella storia ed un’opportunità magnifica per ammirare il nostro territorio.

L’imponente struttura bellica, realizzata in gran parte grazie all’opera ed alla partecipazione dei civili, non fu mai teatro di scontri: i tedeschi si guardarono bene dall’invadere la Svizzera e quando sfondarono a Caporetto tutto il fronte italiano, uomini e mezzi compresi, si spostò ad occidente verso le Alpi Orientali ed il Piave.

Non fu mai sparato un colpo dalla Linea Cadorna.

Davide “Birillo” Valsecchi

Lo SpaccaSassi da Cranno

Lo SpaccaSassi da Cranno

Ieri, mercoledì 13, i ragazzi delle scuole elementari di Pontelambro hanno preso parte ad un’escursione lungo il sentiero geologico dei Corni di Canzo accompagnati dai volontari del Cai-Asso.

Avrei voluto partire la mattina con loro, ma alle nove avevo un appuntamento e per questofino alle undici non ho potuto liberarmi dagli impegni. Poi finalmente, dopo aver infilato ai piedi gli scarponi, mi sono messo in viaggio per raggiungerli.

Ormai, tardi per tardi, ho deciso di raggiungere il Prim’Alpe passando per Cranno e registrando il tracciato con il Gps. Il sentiero in questione è chiamato Lo SpaccaSassi e salendo da Asso è piuttosto duro ma offre un gran panorama si  sulla Grigna, sul Palanzone, il Cornizzolo ed i Corni, affacciandosi sopra la piana di Scarenna e sbirciando verso il lago del Segrino.

Lo Spaccasassi è un test: una salita che faccio ogni anno quando è finito l’inverno ed è giunto il momento di “sgranchirsi” e rimettersi in forma. Sale dritto lungo il costone di Cranno e per un’ora ti impegna sulle punte degli scarponi premiandoti solo quando raggiungi il grande sasso erratico che si affaccia come un balcone sopra Canzo: Sass della Prea. Proveniendo dall’Arosio-Canzo si distingue chiaramente il grande sasso da cui si può godere una delle viste migliori di tutta la valle:

Ancora un’ultimo sforzo e si raggiunge il bivio: da una parte si prosegue per la Coletta dei Corni, oppure si comincia a scendere seguendo lo Spaccasassi. La prima volta che ho percorso quel sentiero ero un bambino ed il mio cane “Cico”, un trovatello nero, si era messo ad inseguire le capre lungo il costone. Mi era toccato andare a riprenderlo tra i rovi e le rocce a strapiombo: ora il sentiero, fortunatamente, è ben tenuto e reso sicuro da staccionate in legno dove necessario.

Al Prim’Alpe ho trovato oltre sessantadue bambini felici di giocare al sole di questo inconsueto Aprile. Un panino, due chiacchiere con Renzo, Franco e Valentino e via verso casa: lo SpaccaSassi non mi ha trovato quest’anno “spompato”, tornare a farlo di corsa come dieci anni fa però mi pare dura 😉

Davide “Birillo” Valsecchi

Ecco il tracciato GPS partendo dalla Stazione della Ferrovia FNM Asso-Canzo:
[map id=”itinerario” w=”640″ h=”400″ maptype=”SATELLITE” kml=”https://www.cima-asso.it/kml/spaccasassi.kml” ]

SpaccaSassi
Salita al Prim’Alpe:
Distanza totale: 4,44 km
Durata totale: 1:14:30
Durata in moto: 51:21
Velocità media: 3,58 km/h
Velocità media in moto: 5,19 km/h
Velocità max: 9,00 km/h
Altitudine min: 429 m
Altitudine max: 854 m
Dislivello: 553 m
Registrato: mer apr 13 11:28:59 GMT+02.00 2011
SpaccaSassi
Discesa dal Prim’Alpe:Distanza totale: 4,71 km
Durata totale: 44:12
Durata in moto: 40:44
Velocità media: 6,39 km/h
Velocità media in moto: 6,94 km/h
Velocità max: 19,47 km/h
Altitudine min: 423 m
Altitudine max: 790 m
Dislivello: 131 m
Registrato: mer apr 13 14:44:30 GMT+02.00 2011
CAI ASSO: Alpinismo Giovanile 2011

CAI ASSO: Alpinismo Giovanile 2011

Alpinismo Giovanile Cai Asso
Alpinismo Giovanile Cai Asso

Arriva la primavera ed è di nuovo tempo di lanciarsi alla scoperta delle nostre montagne in compagnia dei più giovani: riparte l’Alpinismo Giovanile ed il Cai Asso propone le sue escursioni.

Quest’anno le gite sono particolarmente interessanti ed adatte a tutti  mischiando cultura ed alpinismo senza richiedere un particolare grado di allenamento o preparazione alla montagna.

Le scelte fatte sicuramente potranno interessare sia gli appasionati di montagna ma anche chi vuole trascorrere qualche giornata in un ambiete diverso ed in buona compagnia.

“Passeggiate” ideali per i ragazzi che avranno la possibilità di stare all’aera aperta con i propri coetani, lontani dai pericoli cittadini e guidati dai “veterani” dell’Alpinismo giovanile avranno modo di imparare a stare in montagna, a stare in gruppo e a scoprire le bellezze nascoste del nostro territorio.

Ecco la lista e le date delle gite del 2011:

  • 17 aprile – “Sentiero delle Vasche”: una suggestiva camminata tra le rocce risalendo il letto del fiume Inferno da Valmadrera fino a San Tomaso, un percorso tra i più suggestivi e della Brianza.
  • 8 maggio – “Miniera la Baganda” in Valmalenco: un’escursione geologica nelle viscere della miniera di talco nel comune di Lanzada e nel museo ad essa dedicato. Un incontro con la storia e con il mondo sotterraneo.
  • 22 maggio – “Monte Orsa” la montagna fortificata: tra la provincia di Varese e la Svizzera in gita laddove corre la famosa Linea Cadorna, baluardo di gallerie,  trincee e bunker sotterranei della prima guerra mondiale.
  • 5 Giugno – Raduno Regionale Monte Barro: il consueto incontro tra tutti i gruppi di alpinismo giovanile delle regione al Monte Barro.
  • 11-12 Giugno – Legnone mt.2609: una classica escursione di due giorni con pernottamento in rifugio per la salita della più alta montagna affaciata alla sponde del Lago di Como.

Per chi fosse interessato a partecipare o semplicemente a saperne di più vi sarà la serata di presentazione del corso presso la Sede del Cai al terzo piano del Palazzo Mazzini, il palazzo della biblioteca e delle associazioni assesi in centro ad Asso, il giorno 9 Aprile alle ore 20:00.

Allacciate gli scarponi ed infilate gli zaini: si parte!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Cena Sociale Cai 2010

Cena Sociale Cai 2010

Paolo Valsecchi e Ginetto Mora
Paolo Valsecchi e Ginetto Mora

Può sembrare solo una cena ma racchiude una grande tradizione ed un piacevole senso d’appartenenza.  La Cena del Cai, nella mia infazia, era uno degli eventi “modani” più attesi dell’anno, una serata in cui ricevevo il diploma dell’alpinismo giovanile e si poteva fare festa fin dopo mezza notte come a capodanno: immaginate un giovanissimo “Birillo”, vestito a festa nei suoi 12 anni con tanto di mocassini, che dopo aver assaggiato lo spumante  balla il liscio fino a notte fonda con tutte le signore del Cai!! Festa grande!!

Con qualche giorno di ritardo arrivano, come promesso, le foto della Cena Sociale del Cai di Asso del 2010.

Guardare queste foto fa un certo effetto. Durante la serata mi hanno consegnato l’aquilino per i 25 anni di appartenenza al CAI. Ricordo la prima volta che mi presentai in piazza della Chiesa per la mia prima passeggiata del CAI: domenica mattina, calzoni di velluto a coste alla zuava, calzettoni rossi, camicia a quadretti ed un paio di pesanti scarponi di un mio cugino svizzero.  Avevo otto anni ed un cappello verde con una visiera troppo grande per la mia testa. Mi chiamavano “Fanalino” all’epoca: stavo sempre troppo davanti o mi attardavo troppo indietro…

Bhe, in queste foto potete vedere moltissime di quelle persone che già c’erano quella mattina per prendersi cura di quel pischello sprovveduto e scriteriato che ora vi scrive. Venticinque anni sono proprio tanti, sono una vita passata insieme.

Davide “Fanalino” Valsecchi

Oltre i 6000 dopo i 60

Oltre i 6000 dopo i 60

Serata documentario
Serata documentario

Mercoledì 24 verrà proiettato ad Asso un documentario interessante e curioso: due storici membri del Cai Asso, Franco Bramani e Roberto Maggioni, proporanno infatti foto e audiovidio del loro viaggio in Nepal dove hanno raggiunto la cima dell’Island Peak a quota 6,189 m.

La particolarità del loro viaggio è data sopratutto dal titolo del loro documentario: “Oltre i 6000 …dopo i 60”.

Già, perchè i nostri due avventurieri si sono impegnati in oltre un anno di allenamenti sulle nostre montagne per poi tentare l’impresa: conquistare il loro primo seimila Himalayano superati i sessantanni d’età.

Guai a trattarli come nonni, sebbene lo siano, perchè la loro missione sono riusciti a portarla a termine: il 9 Maggio 2010 si godevano il panorama dalla cima dell’Island Peak!!

La serata, il cui ingresso è libero, si terrà nel palazzo del Comune Mercoledì 24 Novembre alle ore 21.00.

Ancora complimenti alle “vecchie glorie” del nostro CAI Asso!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Presentazione dell’Alpinismo Giovanile 2009

Presentazione dell’Alpinismo Giovanile 2009

Alpinismo Giovanile
Alpinismo Giovanile

Venerdì  17 Aprile, alle  ore 20:45, presso il Salone dell’Asilo di Sormano, in Piazza Monsignor Olgiati, si terrà la presentazione del Corso di Alpinismo Giovanile 2009  del  Club Alpino Italiano Sezione di Asso.

Durante la serata vi sarà la proiezione di un video relativo all’attività dell’A.G. Sezionale, per divulgare quanto viene fatto durante un Corso di alpinismo Giovanile.

Un occasione per vedere le fotografie ed i filmante dei passati corsi ammirando gli spledidi scenari in cui il Cai, come ogni anno, ha condotto con le proprie escursioni i giovani della nostra valle.

Vi aspettiamo numerosi!!!

By Davide “Birillo” Valsecchi pubblished on Cima-Asso.it
C.A.I. Asso: Festa di Primavera

C.A.I. Asso: Festa di Primavera

My two Suns
My two Suns

Oggi, Lunedì 13 Aprile, mi sono alzato bello presto nonostante i festeggiamenti Pasquali del giorno prima. Mi sono infilato gli scarponi e mi sono messo in strada per andare alla Festa di Primavera che il Cai ha organizzato all’Alpe di Monte.

Questa pasquetta gode di un bellissimo Sole caldo che splende sereno mentre scendo lungo il sentiero panoramico che da Crezzo porta all’alpe gestita dal CAI.

Sono le otto del mattino e non c’e’ in giro ancora nessuno, mi godo il bosco che cominica a rifiorire nei colori vivi della primavera.

Cammino leggero, infinitamente tranquillo ed ecco, dopo una curva del sentiero, apparire il Lago di Como illuminato dal Sole ancora basso all’orizzonte.

Due Soli illuminano la mia mattina mentre nei riflessi di luce si confonde il cielo con l’acqua. Valeva la pena alzarsi presto.

Quando arrivo alla baita trovo Giammario e Mariateresa già intenti a preparare il fuoco e le padelle per cucinare. Accendo il camino, scaldiamo un po’ di caffè e aspettiamo che anche gli altri ci raggiungano.

Alle dieci siamo oltre una trentina, nel prato in cortile sono state disposte le panchine e le tavolate per mangiare. Hanno acceso i fuochi per le griglie ed in cucina la trippa ed il minestrone sono sui fornelli, un letto di cipolle è quasi pronto per la rustiscida.

Arrivano Angelo e Augusto, due vetereani del Pakistan e dell’India. Cominciamo a parlare del mio viaggio ed ascolto i loro consigli tra una fetta di salame ed un bicchiere di vino. Ci sono storie che vanno ascoltate ma che solo loro possono raccontare.

A mezzo giorno tutti a tavola ed ormai siamo quasi quaranta. Siamo in un baita e quasi tutto va portato a spalla, i piatti e le posate sono di plastica mentre le tovaglie sono di carta su cavalletti e tavole di legno ma, salvo questi dettagli, si mangia con tutti i confort: giro di antipasti, affettati, cipolline, minestrone e trippa, una scodella di rustisciada ed un piatto di costine. Quanto è dura la preparazione alpina!!!

Per finire una fetta di  torta ed un giro di caffè prima che scatti il temuto momento della tombola e della “misura del salame”. Con la pancia piena basta veramente poco per essere allegri.

A fine giornata si aiuta tutti assieme a sistemare la baita, a riporre tavoli e sedie. Prima di partire si ha il tempo di mangiare tutti assieme un’ottimo paradello di mele per chiudere la festa.

Mi avvio verso casa per un sentiero che mi mostra ancora il Lago e la Grigna. Mi fermo un po’ per guardarmi in giro e mi sdraio in un pezzo di prato al sole. Benvenuto relax. Faccio un giro di telefonate per invitare a cena una signorina.  Scarsissimi risultati ma, onestamente, con questo lago azzurro davanti non me la prendo affatto. Non posso lamentarmi della mia giornata.

Mi stiraccio ancora accoccolato al sole e mi avvio verso casa, mi attende una doccia e quello che resta del giorno, tutto ancora da scoprire.

Magnifica giornata, grazie mille agli storici soci del Cai Asso che sanno mantenere vive tradizioni meravigliose. Grazie!

Davide Valsecchi

C.A.I. Asso: «La via delle bocchette del Brenta»

C.A.I. Asso: «La via delle bocchette del Brenta»

Bocchette Centrali, cenge di Sfulmini
Bocchette Centrali, cenge di Sfulmini

Venerdì 3 Aprile, presso la sede del Cai Asso, verrà proiettato un filmato dell’escursione fatta nel mese di Luglio del 2008 alle “Bocchette del Brenta”, uno dei sentieri tra i più spettacolari delle Dolomiti. L’escursione, condotta in collaborazione tra il Cai Asso ed il Cai Cantù, è stata ripresa da Franco Bramani, socio e consigliere del Club.

Il Sentiero delle Bocchette è un sentiero attrezzato situato nel gruppo delle Dolomiti di Brenta,  si estende attraverso le cenge, camminamenti naturali o artificiali attraverso le pareti di roccia, per oltre 10 ore di cammino in un totale di circa 800 metri dislivello in salita.

Offre la possibilità a tutti gli appassionati, con un minimo di esperienza, di godere dello spettacolo delle Dolomiti ad un’altezza superiore ai 2500 metri e da un punto d’osservazione incredibile.

La Via ha inizio presso la Bocca di Brenta (2552 m), pochi minuti sopra il rifugio Tommaso Pedrotti (2491 m) a cui è collegata con il segnavia 318, e termina alla Bocca di Tuckett (2648 m), da dove si scende al rifugio Tuckett (2272 m) tramite il segnavia 303. All’interno del tragitto l’unico punto di appoggio intermedio è il rifugio Angelo Alimonta(2580 m), raggiungibile dalla Bocca d’Armi (2749 m) per il segnavia 323. Proprio la Bocca dei Armi divide in 2 il Sentiero delle Bocchette: le Bocchette Centrali e le Bocchette Alte. Per tutto l’itinerario il percorso è indicato dal segnavia 305.

La via è un sentiero attrezzato e come tale va affrontato con le duvute precauzione, con il necessario equipaggiamento e con un adeguata preparazione tecnica. Si procede in autoassicurazione, cioè agganciandosi direttamente al cavo di ancoraggio. Per far questo è necessario dotarsi di un imbrago a cui si aggancia con almeno due moschettoni: il cavo di ancoraggio infatti è fissato alla parete con rimandi che impediscono al moschettone di passare oltre. Utilizzando DUE moschettoni quando si raggiunge il rimando si fa passare oltre i moschettoni sganciandone uno alla volta. In questo modo si è sempre assicurati da almeno un moschettone.

È altrattanto importante l’uso di una frizione, detta dissipatore, che ha lo scopo di ridurre l’energia in caso di caduta, evitando traumi e possibili rotture degli ancoraggi a causa del brusco arresto della caduta(Si cade da un rimando all’altro ed il volo, sebbene aderente alla roccia, può essere significativo!!!).

Altro dettaglio importante è il casco, mai avventurarsi senza. I sassi non stanno mai fermi e sono più duri della testa di qualsiasi stupido che creda di averla “dura” abbastanza.

La serata promette di essere molti divertente ed istruttiva dando la possibilità di vedere paesaggi veramente belli in buona compagnia. La sede del Cai Asso è presso il Palazzo della Biblioteca Comunale di Asso, sotto i portici davanti alla chiesa, difficile sbagliare. La serata ha inizio alle 21:00. Il Cai vi aspetta numerosi.

By Davide “birillo” valsecchi pubblished on Cima-Asso.it
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