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Cedri di Asso: SUNÈTT ARBURAA

Cedri di Asso: SUNÈTT ARBURAA

Ieri ho ricevuto un bellissimo regalo da parte di Enzo Samtambrogio e del signor Riccardo Borzatta, famoso poeta dialettale di Como che ogni giorno compone una piccola poesia in comasco per la pagina finale de La Provincia. Il signor Borzatta aveva già composto una poesia per una delle nostre bandiere portate in Ladakh ed è sempre attento alle nostre piccole iniziative a favore del territorio.

Ieri mi ha inviato una nuova poesia dedicata ai nostri cedri:

SUNÈTT ARBURAA (sonetto alberato)

Sìndich, ‘ssé l’è che t’è vegnüü in del cò
de sradisà quèll èlbur lì inscì bèll
che, par vègan vün inscì bèll ancamò,
fòrzi sa duarìa vént ul Castèll!?

E pö, disi, ‘nduè la puesìa,
induè ‘l sanch de sciuur, la buntà, ‘l cöör?
De vègedaa lassìl murì, de maladìa…
No: al màzuff par invìdia (”Tròpp bèll!! ..Möör!„)

Sìndich: pénsich a sura. Tì e i tò amiis
pensii a un dinciàtt che, minga par eruur,
al va strèpa i dinc bun cui sò radiis…

Ga farìuff un regaal? …Un mazz de fiuur
cunt un bèll biglietìn cun sü: “Ancamò”?…
Sìndich e amiis del sìndich: metii cò!

Riccardo Borzatta

Riccardo Borzatta per i Cedri di Asso

Il professo Evangelisti mi ripete sempre che la prosa “uccide” il cuore della poesia ed è quindi con “vivo terrore” che provo a tradurre i versi del signor Borzatta affinchè anche chi non conosce il nostro dialetto possa coglierne il senso:

Sindaco, cosa le è venuto in mente di sdradicare un grande albero così bello che, per averne un’altro ancora così bello, forse si dovrebbe vendere il Castello. E poi dico, dov’è la poesia, il sangue dei signori, la bontà, il cuore… Di vecchiaia [vegetando] si dovrebbe lasciarlo morire, di malattia….No, lo ammazziamo per invidia (Troppo bello Muori!). Sindaco, pensaci. Tu ed i tuoi amici pensate ad un dentista che, non per errore, strappi denti buoni con tutta la radice. Fargli un regalo? Un mazzo di fiori con un bel bigliettino “Ancora?”. Sindaco ed amici del Sindaco: “metii cò!” [pensateci – metteteci testa o giudizio]

Se volete sentire e vedere il signor Borzatta recitare le sue poesie potete guardare questo video oppure visitare il sito de La Provincia. Grazie mille Riccardo!! Una poesia in dialetto per le nostre piante è un regalo magnifico!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Ps. domani mattina, Lunedì 22 Febbraio, arriva LifeGate Radio ad Asso sempre per i nostri ormai famosi Cedri!! Aumentano ancora le foto di «Abbraccia il cedro e mandaci una foto»

Passengers: In Gita ad Asso

Passengers: In Gita ad Asso

Ecco l’invito ufficiale di LifeGate Radio a tutti gli ascoltatori: Arrivano in Gita ad Asso!!

LifeGate Radio ad Asso
LifeGate Radio ad Asso

Carissime Ascoltatrici e Carissimi Ascoltatori, ovvero Gentili Passeggeri:

siamo lieti di invitarvi alla prima gita di Passengers (LifeGate Radio) che si terrà

lunedì 22 febbraio, di mattina ovviamente.

Tutto ebbe inizio durante una “normale” puntata di Passengers : era il 2 febbraio e gli ospiti di quel giorno erano due ragazzi di Asso (Co), Davide ed Enzo ( www.cima-asso.it ) esperti viaggiatori ed esploratori per passione.

Quel giorno ci parlarono di due cedri centenari che vivono nel loro paese ma che per varie ragioni, che non è nostra intenzione in questa sede mettere in questione, probabilmente cederanno il posto ad una rotonda. Davide allora lancia l’appello “Abbraccia il cedro e scatta una foto”  rivolto a tutti gli amanti della natura, ma anche delle tradizioni, con l’invito ad immortalarsi al fianco di questi stupendi alberi per imprimerli per sempre nella memoria storica dei cittadini (di tutto il mondo).

Numerose le foto che ci sono state inviate anche da coloro che, vivendo distanti dai due cedri assesi, hanno deciso di abbracciare alberi più a portata di mano.

Anche noi di Passengers vogliamo comparire nell’album fotografico, per cui abbiamo deciso di organizzare la nostra PRIMA GITA ON AIR.

L’invito è aperto a tutti: lunedì 22 febbraio ci troviamo alle ore 7.00 presso il parcheggio della stazione  FS di  Sesto San Giovanni (Milano) e, dopo esserci organizzati con le varie macchine, partiremo per raggiungere Asso. Vi informiamo che i posti sul MagicBus sono veramente ridotti, per cui vi invitiamo a venire con le vostre auto per poi cercare di organizzare una classica coda da matrimonio, risparmiando ovviamente autovetture in eccesso.

Vi ricordo che dopo la foto corale attorno ai cedri ci aspetta, volendo, un pranzo non al sacco ma alla trattoria delle zie, così amabilmente chiamate dai nostri Davide ed Enzo … inutile dirlo: condividiamo tutto tranne il conto!

Se interessati scrivete a passengers@lifegate.it confermando semplicemente la vostra partecipazione.

Noi comunque vi aspettiamo in onda tutte le mattine dalle 7.30 alle 9.30, sulle frequenze di LifeGate Radio.
Passengers is still on the road …

La troupe del MagicBus

www.lifegate.it/passengers

Oggi preparo una giuda su come arrivare ad Asso, cosa vedere, dove parcheggiare e come vivere una giornata in una piccola cittadina dal sapore medioevale che nasconde piccoli grandi gioielli da conoscere e conservare!! A prestissimo!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Asso furoreggia in Radio!!

Asso furoreggia in Radio!!

Asso in Radio!!
Asso in Radio!!

Lunedì io ed Enzo siamo stati invitati sul pulmino di Passengers, la trasmissione del mattino di LifeGate Radio. Con Ariele ed Eleonora abbiamo raccontato dei nostri viaggi e della nostra bella Asso. Abbiamo descritto anche la nostra iniziativa «Abbraccia un cedro e mandaci una foto» che è subito piaciuta a tutti gli ascoltatori.

La nostra piccola idea è stata ripresa anche da altre radio e dai giornali e, attraverso il Tam Tam su Internet, arrivano al nostro sito un sacco di fotografie di persone che vogliono salvare la memoria degli alberi.

Salvare la memoria perchè, ahimè, i due centenari Cedri  di Asso sembrano destinati a lasciare spazio ad una rotonda e cadere nell’oblio. Forse proprio per questo durante la festa patronale di Santa Apollonia tantissimi assesi si sono fatti immortalare abbracciando le nostre piante. Molti di loro erano ignari di quello che sembra essere il loro destino. Destino contro il quale un po’ ci battiamo nel tentativo, se possibile, di scongiurarlo.

Nella grande Milano la nostra piccola Asso è consociuta ormai come la patria dei due cedri e le nostre piante sono ormai famose! Proprio questa mattina Ariele mi ha chiamato in diretta chiedendomi inanzitutto se c’erano ancora  e poi raccontando, sempre in diretta, che prima della nostra partenza per la Tanzania cercerà di arrivare con il pulmino di LifeGate Radio ad Asso, tutti assieme faremo quella che si spera non sia l’ultima foto con i Cedri.

Così il 9 Febbraio è diventata una grande festa pacifica fatta di foto ricordo degli assessi e dei loro alberi. Abbiamo anche realizzato un filmato con tutte queste foto [I cedri di Asso].

Ho anche scoperto che il nostro Sindaco, Giulia Manzeni, ha fatto un intervento in radio proprio il 9 Febbraio su Radio1 ospite del programma “Tornando a casa” condotto da Enrica Bonaccorti. Si è parlato di decisioni impopolari e di salvaguardia dell’ambiente da parte del Sindaci. Giulia ha ribadito che “in cima ai miei pensieri c’è la salvaguardia e la tutela dell’ambiente”.

Questo mi fa ben sperare. Ad Asso siamo preoccupati sia per l’abbattimento dei nostri Cedri che per la costruzione di un Supermercato sotto la famosa Cascata della Vallategna. Il nostro Primo Cittadino avrà tutto il nostro supporto se si prende carico di questo nostro slancio a salvaguardia di questi gioielli del patrimonio assese. Nel 2008 era riuscita, abbracciando un’iniziativa spontanea dei cittadini, a fermare la Cava di Scarenna, ora dobbiamo darci da fare per scongiurare il supermercato e salvare i nostri cedri, forza Giulia!!
Aggiornamento:
Niente da fare, Giulia ha espresso il suo sostegno alla realizzazione della rotonda e del supermercato. Leggi l’articolo sul Corriere della Sera

Forse non tutti hanno avuto occasione di sentirla e così qui trovate un estratto dell’intervista [Intervista al sindaco] (ho tolto le parti musicali ed il telegiornale) oppure potete trovare tutta la puntata qui [Tornando a casa]

La nostra piccola Asso è sempre più famosa!!

Davide “Birillo” Valsecchi

La Cosa Giusta: Volume III

La Cosa Giusta: Volume III

Birillo sotto il Cedro di Asso
Sotto il Cedro di Asso

L’articolo che ha pubblicato Giovanni Cristiani su La Provincia Mercoledì mi è molto piaciuto (leggi). Esprime bene quello che era lo sprito dell’iniziativa «abbraccia un cedro e mandaci una foto»: non “contro” la rotonda ma a “favore” dei cedri.

Un’iniziativa positiva che mi ha dato molta soddisfazione. Le oltre 100 foto, ed in particolare il video, sono qualcosa di bello ed importante che consegnamo al futuro di Asso, un ricordo inestimabile di cui sono molto orgoglioso. Si è palesato, senza chiasso o clamore negativo, che vi è un reale interesse, una viva attenzione per i cedri e che, grande o piccola che sia, vi è una parte del paese che vuole sapere le ragioni per cui debbano essere abbattuti e, se possibile, evitare che ciò avvenga.

C’è stato e c’è un grande entusiasmo ma ora non si deve cadere nell’errore di dividere la comunità assese in “pro e contro”. Non è ciò che voglio. Un un tale proposito sarebbe scriteriato ed  andrebbe contro quelle che sono le mie aspirazioni per il nostro paese. Radio, giornali, tv ed Internet sono tutti strumenti molto utili per confrontarsi e far conoscere la nostra amata Asso. Ringrazio tutte le testate che ci hanno dato spazio e che hanno permesso di diffondere “positività”. In particolare grazie ad Ariele e Eleonora che attraverso LifeGate Radio hanno dato vita ad una bellissima campagna a favore degli allberi. Grazie, è molto bello =)

Tuttavia non mi piacciono le cacce alle streghe e neppure l’idea di appellarsi, come proposto da qualche concittadino, a certi programmi satirici. Se Asso avesse bisogno di un “pupazzo ciccione” per risolvere i suoi guai ne rimarrei molto deluso. Gli Assesi si prendono cura di Asso!

Ora, è il caso di dirlo, “ci si è visti in faccia” ed è il momento di chiarirsi, di confrontarsi. Il futuro dei Cedri è affidato alla gente di Asso e a tutti coloro che, sempre più numerosi, si sono affezionati alle nostre piante e al nostro paese.

Davide “Birillo” Valsecchi

Il buon Ariele continua a divulgare la nostra iniziativa attraverso LifeGate Radio dando ulteriore impulso ad “Abbraccia il Cedro” che continua, sia per immortalare e difendere le nostre due piante che per dare ancora spazio allo slancio positivo che dimostrano tutte le persone che mi scrivono. Grazie, sto raggruppando tutti i vostri “abbracci a distanza” in una nuova e speciale galleria, ad ogni foto è allegata una storia che vorrei conservare. Eccone qualcuno:

Asso2010: Santa Apollonia ed i Cedri

Asso2010: Santa Apollonia ed i Cedri

Le fotografie della gente di Asso
Le fotografie della gente di Asso

“Una foto per la memoria, una foto con i nostri cedri prima che li buttino per terra. Forza, questa è l’ultima Santa Apollonia! Fatevi una foto con le nostre piante!!” Sembravo uno strillone d’altri tempi oggi tra le bancarelle e la neve rada che cadeva su Asso.

La festa del paese, Santa Apollonia, è l’occasione giusta per incontrare Asso e scattare con gli assesi qualche foto  ai nostri cedri che, aimhè, sembrano essere stati condannati a cadere entro la fine della primavera.

Niente politica, nè a favore nè contro, ma solo per salvarne la memoria perchè il paese non è incurante del cambiamento ed è una comunità molto più di quanto si creda.

“Ma davvero lo buttano giù?” Mi chiede qualcuno “Ma no, son tutte chiacchiere, cosa vuoi che buttino giù? Ma li hai visti ‘sti due alberi? Ne parlano ma come al solito non faranno niente” Aggiunge qualcun altro.

Ed io lì, pronto a ripetere come un disco rotto: “No no, questa volta fan sul serio, mi hanno detto ‘Entro la primavera’ e me lo han detto dentro il Comune. Van giù. E’ la loro ultima Santa Apollonia, o ora o mai più!”

La gente parla di firme, di referendum, si appella a questo o quel santo ma io sono qui solo per far foto e per raccontare una storia, quella della caduta dei cedri, che non è poi così “nota” come qualcuno crede. Un sacco di persone non ne sanno nulla!

Qualcuno passa ma poi scappa “No no, io non voglio mica foto, chissà cosa mi dicono poi, no no, io non ne voglio saper nulla che poi, che poi…” Rinagrazio e sorrido, sorrido anche quando uno del Comune, uno di cui mi sfugge il nome, passa e squadrandomi mormora “Parli per nulla tu, risparmiati le parole che ti conviene”. Sorrido, che ci vuoi fare, passerà anche lui come l’inverno e questo freddo pungente…

Ma nonostante il freddo mi diverto, quando capita di vedere gli assesi infervorarsi, incaponirsi e proporsi per qualcosa? “Ma no, ma sai le volte che si veniva quassotto a ballare!? Che peccato!” “Ti ricordi la Locanda, si veniva qui a giocare al biliardo e a bere la birra” “Ma non si può fare ‘na cosa simile, ma che rimane poi ad Asso?”

Alla fine passa tutta Asso, o per lo meno quella che è passata da Santa Apollonia. Non era tanto sfarzosa quest’anno la festa ma chissà, forse con la nuova grande rotonda ci sarà più gente l’anno prossimo…

Ecco le foto scattate, perdonate se son piccole e si devon guardare una ad una. Stasera chercherò di sistemarle tutte in un piccolo “filmino” in modo che gurdar le facce di Asso sia come andare al cinema. Chissà, magari le faran vedere anche quelli della nostra TV. Aggiornamento: Ecco le foto raggruppate in un video: [I Cedri di Asso]

Grazie a tutti, ho preso un sacco di freddo ma sono proprio contento di aver radunato tante foto e parlato con così tanta gente! «Abbraccia il cedro e mandaci una foto» Continua!!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Quante sono le facce di Asso che volevano immortalarsi con il cedro? Quattro gatti? Non direi visto che solo le foto sono più di 100 ed in molte c’e’ più di una persona. Sì, c’e’ un sacco di persone che leggono le “robe” che scrivo, Signor Sindaco, ma non per questo ogni volta può telefonarmi per dirmi che non le piacciono…

Ancora foto per i Cedri!!

Ancora foto per i Cedri!!

Asso ed i suoi cedri
Asso ed i suoi cedri

Dopo l’iniziale titubanza l’iniziativa «Abbraccia il cedro e mandaci una foto» comincia ad ingranare e giorno dopo giorno arrivano sempre più fotografie. La voce si sparge e l’interesse aumenta per questo pezzo di storia di Asso messo a rischio.

Artisti ed associazioni mi hanno scritto e presto arriveranno ad Asso per immortalarsi con le nostre vecchie piante. Mi piace! Non importano le critiche negative che sono piovute sulla testa mia e di Enzo, è bello vedere che la gente si stringe attorno ad un valore mostrando la volontà di partecipare, di condividere, di conservare.

Abbracciare l’albero è un gesto semplice, un gesto gioioso che racchiude in sè affetto ma anche la caparbietà di chi non vuole accettare senza capire. Perchè davanti ad un “non importa quante foto farete, l’albero cadrà perchè così è deciso!” non si può che essere elettrizzati nel battersi pacificamente per qualcosa di giusto: salvare la memoria, salvare lo spirito di un paese che non si lascia silenziosamente e passivamente trasformare, manipolare, snaturare. Quanto potere in un gesto semplice!

Martedì 9 Febbraio sarà la Festa Patronale di Santa Apollonia, un occasione magnifica per fare la vostra foto!! Schivando i “moccoli” io ed Enzo ronzeremo attorno alle piante pronti a farvi da fotografi se ne avrete bisogno. Che cadano o si salvino è importante dimostrare, in primo luogo a noi stessi, che questo è un paese vivo, un paese capace di rendere omaggio alla propria memoria decidendo con consapevolezza il proprio futuro.

Mi scrivono poi sempre più persone che abbracciando virtualmente l’albero. Ho persino ricevuto una mail da New York ed una da un amico dall’India. Non importa se siete lontani, se volete contribuire potete farvi una foto ad una pianta ed inviarcela: sarà un vero piacere avervi tra di noi.

Cerco di caricare le foto man mano che le ricevo e sono visibili qui: «Abbraccia il cedro e mandaci una foto»

Grazie a tutti!!

Enzo, Davide ed i due Cedri di Asso!!

La leggenda dei cedri del Libano

La leggenda dei cedri del Libano

I cedri di Asso
I cedri di Asso

Ho trovato una leggenda che parla di tre cedri del Libano e dei loro sogni prima di essere abbattuti. Visto che i cedri di Asso sembrano destinati a cadere per far posto ad una rotonda non ho potuto che essere colpito da questa storia. Ne ho trovate molte versioni ma, a furia di cercare, ne ho trovata anche una scritta da Paulo Coelho, il famoso scrittore brasiliano:

«Racconta una vecchia leggenda che nelle belle foreste del Libano antico nacquero tre cedri. Come tutti sappiamo, i cedri impiegano molto tempo per crescere e questi alberi trascorsero interi secoli riflettendo sulla vita, la morte, la natura e gli uomini. Assistettero all’arrivo di una spedizione da Israele inviata da Salomone e, più tardi, videro la terra ricoprirsi di sangue durante le battaglie con gli Assiri. Conobbero Gezabele e il profeta Elia, mortali nemici. Assistettero all’invenzione dell’alfabeto e si incantarono a guardare le carovane che passavano, piene di stoffe colorate.

Un bel giorno, si misero a conversare sul futuro. “Dopo tutto quello che ho visto – disse il primo albero – vorrei essere trasformato nel trono del re più potente della terra” “A me piacerebbe far parte di qualcosa che trasformasse per sempre il Male in Bene“, spiegò il secondo. “Per parte mia, vorrei che tutte le volte che mi guardano pensassero a Dio” fu la risposta del terzo.

Ma dopo un po’ di tempo apparvero dei boscaioli e i cedri furono abbattuti e caricati su una nave per essere trasportati lontano. Ciascuno di quegli alberi aveva un suo desiderio, ma la realtà non chiede mai che cosa fare dei sogni. Il primo albero servì per costruire un ricovero per animali e il legno avanzato fu usato per contenere il fieno. Il secondo albero diventò un tavolo molto semplice, che fu venduto a un commerciante di mobili. E poiché il legno del terzo albero non trovò acquirenti, fu tagliato e depositato nel magazzino di una grande città. Infelici, gli alberi si lamentavano: “Il nostro legno era buono, ma nessuno ha trovato il modo di usarlo per costruire qualcosa di bello!”.

Passò il tempo e, in una notte piena di stelle, una coppia di sposi che non riusciva a trovare un rifugio dovette passare la notte nella stalla costruita con il legno del primo albero. La moglie gemeva in preda ai dolori del parto e finì per dare alla luce lì stesso suo figlio, che adagiò tra il fieno, nella mangiatoia di legno. In quel momento, il primo albero capì che il suo sogno era stato esaudito: il bambino che era nato lì era il più grande di tutti i re mai apparsi sulla Terra.

Anni più tardi, in una casa modesta, vari uomini si sedettero attorno al tavolo costruito con il legno del secondo albero. Uno di loro, prima che tutti cominciassero a mangiare, disse alcune parole sul pane e sul vino che aveva davanti a sé. E il secondo albero comprese che, in quel momento, non sosteneva solo un calice e un pezzo di pane, ma l’alleanza tra l’uomo e la Divinità.

Il giorno seguente prelevarono dal magazzino due pezzi del terzo cedro e li unirono a forma di croce. Lasciarono la croce buttata in un angolo e alcune ore dopo portarono un uomo barbaramente ferito e lo inchiodarono al suo legno. Preso dall’orrore, il cedro pianse la barbara eredità che la vita gli aveva lasciato. Prima che fossero trascorsi tre giorni, tuttavia, il terzo albero capì il suo destino; l’uomo che era inchiodato al suo legno era ora la Luce che illuminava ogni cosa. La croce che era stata costruita con il suo legno non era più un simbolo di tortura, ma si era trasformata in un simbolo di vittoria.

Come sempre avviene con i sogni, i tre cedri del Libano avevano visto compiersi il destino in cui speravano, anche se in modo diverso da come avevano immaginato.»Paulo Coelho

Non sono certo bravo come Coelho ma mi piacerebbe essere in grado di fare qualcosa per quelle piante che ora sorvegliano l’ingresso di Asso, che hanno visto e vissuto le storie del nostro paese, sia quelle che conosco che quelle che sono state dimenticate. Sembra che presto saranno abbattute e se non è possibile salvarle vorrei almeno salvarne la memoria: Chi mi aiuta?

Alle elementari ricordo di aver fatto un disegno che aveva per tema il temporale. Dovevamo disegnare quello che vedavamo dalla finestra della classe, all’epoca, nel palazzo del comune: fulmini gialli, gocce di pioggia blu, la macchina del vigile ed il profilo stilizzato verde pastello dei due alberi. Questo era un temporale ad Asso 25 anni fa.

Davide “Birillo” Valsecchi

Ps. Continua il dibattito su “Assese.it” ed anche l’iniziativa «Abbraccia il cedro e mandaci una foto». Immortalatevi con le due piante!

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