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Vallategna: I put a Spell on you…

Vallategna: I put a Spell on you…

"Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce". Lao Tzu.
"Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce". Lao Tzu.

Eccesso di potere per erroneità di presupposti, errore di fatto e di diritto, erroneità e difetto di istruttoria, sviamento di potere, violazione dei principi di trasparenza e buon andamento, eccesso di potere per motivazione carente e comunque insufficiente, difetto di istruttoria ed erroneità di presupposti, perplessità, sviamento, sviamento di potere, violazione di legge, violazione ed erronea interpretazione degli strumenti urbanistici.

Questa è la lista di accuse che compaiono nel ricorso con cui gli avvocati del “supermercato” si rivolgono al TAR contro l’amministrazione comunale. Il documento è in Municipio da Agosto ma il contenuto non è mai stato divulgato e solo ora, grazie ai consiglieri di minoranza che non possono distribuirlo ma hanno facoltà di  raccontarlo a chi chieda loro, è stato possibile finalmente sapere di quali accuse è chiamato a difendersi il comune (…e per estensione tutti noi Assesi).

Diciotto pagine ben dettagliate che negli ultimi paragrafi fanno chiaro riferimento alla richiesta di un risarcimento danni: se il TAR approverà il loro ricorso avranno la facoltà di rivolgersi al tribunale civile per batter cassa nelle tasche degli assesi.

La storia è presto detta: il supermercato fu approvato il 26 Febbraio ma nei giorni successivi ad Asso si scatenò il pandemonio per le proteste della gente: furono raccolte una montagna di firme ed il malumore cittadino divenne evidente. Dopo 50 giorni, in una seduta speciale, l’amministrazione revocò il progetto del supermercato.

Semplificando le dettagliate pagine del documento l’accusa è presto detta: per ragioni di tipo politico e sovvertendo le comuni procedure l’amministrazione ha revocato il progetto adducendo motivi inesistenti dal punto di vista tecnico.

Io e Giovanni Conti non ci parliamo da mesi, mi evita accuratamente. All’epoca dei fatti io ero in Africa ma qualche giorno prima che la revoca fosse pubblicamente annunciata egli  telefonò ad una persona a me molto cara. Dopo aver rimarcato  in un lungo discorso quelli, che a suo dire, erano i gravissimi danni che avevo causato alla comunità con il mio atteggiamento sconsiderato, disse di non preoccuparsi perchè “quelli del supermercato si erano ritirati ed andavano a costruire altrove”. Purtroppo quella fu sola la prima delle occasioni in cui Conti mise in mezzo persone a me care per farmi sapere quello che gli interessava farmi sapere.

Questa diceria, messa in giro come pioggia per il paese,  fece credere a tutti coloro che si erano opposti al progetto che la revoca fosse la parola fine a tutta la questione. La gente dimentica, io no.

Giovanni Conti è l’unico che in municipio conosce fino in fondo tutta la storia della “questione supermercato”, colui che detiene la maggior responsabilità di ogni scelta presa. Per chi non sapesse chi sia  posso dirvi che è la stessa persona che voleva farci credere che gli ultra centenari cedri di Asso fossero suoi coetani e che grazie ad una “strana perizia” piena di “errori” commissionata dal Comune cercava di farlo credere anche al Sovraintendente affinchè ne revocasse il vincolo posto a tutela.

Anche in quel caso l’esito della perizia rimase taciuto per mesi e solo grazie all’impegno dei cittadini è stato possibile confutarla dimostrandone gli errori ( …e scongiurare che i cedri venissero considerati ingiustamente pericolanti ed abbattuti).

Ora, se devo essere onesto, non mi pare che quelli del supermercato si siano poi così tanto “ritirati”, anzi, sembra che abbiano deciso di porre fine “al gioco delle tre carte”, di travolgere l’amministrazione e di servire il conto, probabilmente salato, a tutti gli assesi.

Su tutta questa storia mesi di silenzio, nessuno ha fatto sapere nulla, nessuna comunicazione ufficiale: “per qualcuno il silenzio è oro in questo paese…”

Ora, visto che  è in ballo tutta la comunità, credo sia il momento che l’amministrazione dimostri pubblicamente una chiara e ferma volontà di vincere il suddetto ricorso, che con “grande scrupolo” informi la popolazione applicando la massima trasparenza e che alla fine, questo ricorso di cui è responsabile, lo vinca davvero.

Davide “Birillo” Valsecchi

Ps: Il titolo dell’articolo, “ho posto un incantesimo su di te”, è tratto da una canzone dei Creedence Clearwater Revival del 1968.

Asso ha ospitato Papi, Santi e Re, le sue strade sono state percorse da streghe e dagli armigeri dell’inquisizione.  Prima dell’arrivo di Plinio ad Asso erano i druidi ad esercitare la magia della consocenza e da allora la valle è sempre stata popolata da alchimisti, astronomi, poeti, uomini d’ingegno e filosofi.

La loro consocenza ha permeato la terra, penetrato la roccia, intriso l’essenza della valle condizionandone il destino stesso. Gli equilibri sembrano essere stati infranti e queste antiche magie sembrano essersi ora nuovamente risvegliate pulsando nel cuore della gente. Dieci mesi fa provai a darne avviso ma, come  Cassandra, nessuno mi credette: ora la Vallategna travolgerà ogni cosa…

A volte ritornano

A volte ritornano

Un epico dramma di avventura ed esplorazione
Un epico dramma di avventura ed esplorazione

Il Supermercato della Vallategna sotto riesame del TAR.

Come faccio a dirlo? L’Albo Pretorio è lo spazio dedicato all’affissione degli atti destinati, per legge, regolamento o disposizione comunale, alla conoscenza pubblica. Qui si trova la delibera di giunta numero 114 che riporta come il 2 Agosto la Società S.C. Evolution spa abbia fatto ricorso al Tribunale Amministrativo per l’annullamento della deliberazione di Consiglio Comunale n° 11 del 19/04/2010 avente per oggetto:“Revoca deliberazione consiliare n. 7 del 26/02/2010 avente oggetto: adozione piano attuativo in variante al P.R.G. … … per la realizzazione di una media struttura di vendita di rilevanza locale in fregio alla S.P. 41”; (leggi delibera)

Chi andava in giro raccontando che avessero accantonato l’idea di costruire il supermercato “forse” si sbagliava. Se il ricorso verrà accolto avranno il diritto di cominciare a costruire.

Ma cosa è accaduto in questi 10 mesi ad Asso? Il 23 Gennaio scattai una fotografia con i cedri di Asso, partivo per l’Africa, volevo un loro ricordo. Non mi ero reso conto di essermi imbarcato nella più incredibile delle mie avventure. In molti mi hanno imitato e così il 5 Febbraio mi presentai per un incontro con l’Amministrazione perchè, per curiosità, volevo capire meglio tutta questa faccenda della rotonda e del supermercato. Nella mia mente ci sono ricordi spaventosi di quella giornata.

Il 9 Febbraio, alla festa padronale, scattammo sotto i cedri oltre un centinaio di foto ricordo a quasi duecento persone. Non vedevo nulla di male in tutto questo.

Il 18 Febbraio il Sindaco dichiarò al Corriere della Sera: «L’ipotesi del supermercato risale a quasi otto fa anni e ci porterà in dote un parco pubblico di duemila metri quadri» [leggi] Con una fotografia aerea esaminai il terreno della Vallategna calcolando gli spazi per il parco con le coordinate GPS, due giorni dopo quella immagine finì su LaProvincia [leggi]

Il 26 Febbario LaProvincia riportò l’interrogazione che due parlamentari, Ermete Realacci presidente di Lega Ambiente e Chiara Braga, avevano presentato alla Camera sul Supermercato [leggi]. Io partii per la Tanzania il 24 Febbraio e da laggiù potevo solo ricevere, ogni due giorni, qualche ritaglio di giornale e pubblicare l’aggiornamento del nostro viaggio Avevo molto tempo per riflettere su questa storia. Il 26 Febbraio l’amministrazione approvò il progetto del Supermercato, i metri quadrati di parco erano meno di 1000 e posti dietro il parcheggio [leggi].

L’11 Marzo venne indetta un’assemblea popolare nella sala comunale. Il sindaco nei giorni precedenti annunciò che avrebbe disertato l’incontro dichiarando che non vi erano le giuste condizioni e promettendo: «Al momento debito organizzeremo un’assemblea o utilizzeremo gli organi d’informazione per rendere partecipe il pubblico di quanto avviene. Promuoveremo un’informazione adeguata nei tempi e nei modi opportuni.» [leggi]

In quei giorni partì una raccolta spontanea di firme che portò all’insperbile cifra di 2734 firme che furono poi depositate in Comune. Il gruppo musicale Sulutumana, vincitore del Premio Tenco, realizzò il 14 Marzo un magnifico concerto sotto i cedri affollando il piazzale del Comune in una giornata di festa.

Il 28 Marzo Roberto Cigardi, presidente della Commissione lavori pubblici e viabilità dell’amministrazione provinciale, dichiarò «Per la rotonda c’è una richiesta di finanziamento da parte dell’amministrazione comunale di Asso. Abbiamo già espresso la nostra posizione: se si fa il supermercato le spese per la rotonda saranno completamente a carico del Comune di Asso, altrimenti parteciperemo. Da parte nostra, come già espresso a più riprese, ci sono forti dubbi sul progetto del supermercato» [leggi].

Il 19 Aprile io ero in Tanganika ma ad Asso, dopo solo 50 giorni, l’Amministrazione bocciò il progetto del supermercato individuando un errore di tre metri nella planimetria. [leggi] Il 4 Maggio, dopo due mesi e mezzo, rientrai ad Asso.

Il 3 Giugno, inaspettatamente, il Sovrantendente dichiarò i Cedri di Asso “alberi da tutelare” [leggi]. La questione supermercato ricevette persino una lettera del Ministro Bondi [leggi] e comparve persino un decreto del Duce [leggi]. Ormai erano tutti convinti che tutto fosse finito, la gente si godeva l’estate.

Il 24 Luglio venne protocollata perizia che senza mezzi termini dichiara “pericolosi” i cedri [leggi] ed il 2 Agosto viene fatto ricorso al TAR. Ma di tutto questo si viene a conoscenza solo due mesi dopo.

Improvvisamente è come se quello avvenuto in questi 10 mesi non fosse successo, tutto è tornato esattamente come era agli inizi del 2010 in una sorta di storia circolare. Solo la nuova perizia del Dottor Guizza sembra aver riequilibrato la situazione [leggi]

Su tutto questo una grande amarezza perchè il senso di questa storia sembra sfuggire tra le maglie della burrocrazia e della politica. Tutto ciò che resta è una nuova consapevolezza, sul mio personale monolite della conoscenza ora brilla una nuova grande e luminosa verità:“La vita di una persona vale più di un pino”.

Un messaggio di una tale potenza da rendere possibile per noi tutti una nuova alba da santificare abbattendo i cedri del male: [L’alba dell’uomo all’ombra del monolite]

Davide “Birillo” Valsecchi

Quando gli asini volano alto

Quando gli asini volano alto

Le interviste di TVServa
Le interviste di TVServa

Ieri, 21 Settembre 2010, la locale TVServa ha dato prova della sua capacità comunicativa e della sua completa ipocrisia deontologia: super intervista al Sindaco Giovanni Conti.

Pardon, ex-sindaco ed attualmente vice-sindaco, che in un lungo monologo ha parlato a ruota libera della rotonda concludendo il suo intervento con un unico singolare commento sui famosi Cedri di Asso:“Credo che valga di più la vita di una persona che un pino!”

Geniale, si vede che ha studiato da geometra!! Mi aspettavo che ilgiornalista di TVServa ponesse  l’unica domanda sensata: “Prendendo atto del vincolo a tutela dei cedri posto dalla Sovraintendenza come intendete modificare il progetto per la rotonda?”. Purtroppo dopo “Buongiorno, come andiamo?” il giornalista si  è eclissato…

Se avesse fatto qualche domanda avremmo forse capito che tipo di interventi hanno preso in considerazione e cosa è emerso dai loro studi:“Credo che valga di più la vita di una persona che un pino” è un po’ elementare come concetto, specie se hai una lettera di un Sovraintendete che ti intima di preservarli e sopratutto se per rispettare tale vincolo di tutela hai speso 850 euro nel tentativo di far dichiarare “pericolanti” quelle piante.

Sappiamo tutti quanto sia importante la rotonda: io che sono cresciuto a Cranno uso l’orologio del Comune come una rotonda “da sempre”. Così fa il Sindaco, anche lei di Cranno, e così fa anche Giovanni fin dai tempi in cui del Sindaco era il moroso (… Giovanni evita per favore di puntarmi con gli abbaglianti quando passi di notte!!).

Di fatto quello spazio è già una rotonda, basterebbe intervenire per rendelo coerente con il suo scopo. Però se una rotonda è utile per tutti, una “rotatoria parabolica per camion” è semplicemente indispensabile per realizzare il contestato supermercato della Vallategna:“Credo che valga di più la nascita di un supermercato che un pino”, almeno dillo…

Non c’è altra spiegazione, un’amministrazione “normale” a questo punto proverebbe a fare più chiarezza “salvando capre e cavoli” e progettando una rotonda che tuteli i cedri così come è stato imposto loro dalla sovraintendenza. Perchè mettersi in un tale casino? Perchè accanirsi?

Ormai il dubbio è lecito, del resto i reiterati monologhi televisivi sempre privi di contraddittorio alimentano le più incredibili leggende sul perchè di tanta ostinazione. Le «male lingue» hanno ormai abbandonato, forse per assuefazione, l’ipotesi “tangenti” esplorando nuovi e “fantascientifici” scenari: sembra infatti che la teoria attualmente più in voga preveda che dietro alla realizzazione del supermercato vi sia l’interessamento di Comunione e Liberazione e che sia  quindi una forte pressione politica a stritolare le alte sfere delle nostra Amministrazione. Daltronde, dicono, quando godi dei privilegi della “tessera di socio” prima o poi devi rispondere alla “chiamata”. Ma queste, ben inteso, sono solo dicerie a cui Giovanni Conti potrebbe mettere fine con un approccio alla rotonda meno paternalistico e più concreto…

Ora, chiudendo gli occhi, ascoltate l’intervista tenendo a mente quello che avete appena letto. Non lasciate che gli occhi vi distraggano, la voce dice più di quello che spesso si crede:

Ora chiedetevi: dopo dieci mesi, cosa sapete realmente sulla rotonda? Vi hanno mostrato come è fatta? Vi hanno detto chi è il progettista? Quanto tempo ci vorrà per realizzarla o come gestiranno le 20.000 auto giornaliere durante il cantiere? Tutto ciò che sapete è che costa 350.000 euro (…curiosamente balbetta ogni volta che lo dice) e richiede l’abbattimento dei “Cedri di Asso“: due piante secolari e 290 mensilità di un lavoratore dipendente da immolare in un “atto di fede” perchè “la vita vale più di un pino“.

Voglio ringraziare poi TVServa che invade le nostre case con il suo contenuto viscido ed ammorbato di vecchio contribuendo in modo significativo alla decadente percezione della nostra valle. E’ l’unico «pifferaio magico» che permette ai topi di restare in città e rende vecchio sul nascere ogni bambino. E’ divertente inoltre vedere come siano approdati ad Internet, seguendo alle lettera i consigli che diedi loro anni fa, solo per contrastare “Difendiamo la Vallategna”, “Assoviva.info” e la piccolaCima. Proprio bravi, quest’anno quelli di  TVServa faranno il bis al premio bontà per il valido e “disinteressato” supporto offerto alla comunità…

Ed Egli disse “Vale di più una vita che un pino” ed ecco che la rotonda fu…
Gli asini volano alto ad Asso…

Davide “Birillo” Valsecchi

AAA Agronomo cercasi per i Cedri di Asso

AAA Agronomo cercasi per i Cedri di Asso

Vi sembrano malati?
Vi sembrano malati?

Il paese è piccolo e la gente mormora. Così si viene a sapere che i misteriosi individui che giorni fa si aggiravano attorno ai Cedri di Asso erano periti intervenuti su richiesta del Comune: studiavano lo stato di salute delle piante.

Fin qui nulla di male ma, siccome Asso è divisa tra Montecchi e Capuleti, ora i sostenitori della rotonda si aggirano sussurrando per le strade con uno strano ghigno:”Gli esperti hanno detto che i Cedri sono al termine del loro ciclo vitale, che sono a rischio crollo e che per questo andranno abbattuti. Ben vi stà, alla fine avete perso lo stesso!” Litgano con le piante e se ne vantano persino: gente strana alle volte in giro per Asso!

Solo due anni fa una perizia privata li definiva in ottima salute, che sia lo stress ad aver  nuociuto tanto alle piante? Già perchè è curioso che all’improvviso le due piante, dopo essere state poste sotto tutela dalla Sovraintendenza [articolo] ed aver bloccato il progetto della rotonda, siano diventate improvvisamente fragili: sarebbero infatti in ottima salute ma con una limitata prospettiva di vita (…e ci credo visto che ci si accanisce per tagliarle!!)

Birillo ma tu ci credi?”. In realtà mi viene da ridere, è come chiedere una diagnosi al “suteramort”, il becchino, dopo che già ha incassato in anticipo i soldi dai famigliari del paziente e scavato la fossa in un giorno di sole torrido. Cosa volete risponda? “Se l’è minga mort, speri che ‘l crèpa!”. (Se non è morto spero che crepi)

Quindi, per star sicuri, converrebbe avere un giudizio esterno, magari imparziale, che ci raccontasse un po’ come stanno davvero le nostre piante prima che la loro ennesima condanna a morte sia affissa senza contraddittorio sulle Bacheche Comunali di Asso.

Serve un  Agronomo, magari anche più di uno, che si presti a testare il polso dei Cedri di Asso e a fornire pubblicamente il suo responso. In fondo io credo che quelle piante qulache simpatia l’abbiano riscossa  (2600 fime…), un esperto disposto a darci una mano lo si potrebbe trovare.

Dove lo cerchiamo? In Italia abbiamo 22 Facoltà Univerisitarie di Agraria, tutte con docenti e ricercatori esperti: Torino, Milano, Udine, Padova, Bologna, Pisa, Perugia, Viterbo, Firenze, Piacenza, Parma, NapoliCatania, Ancona, Foggia, Regio Calabria, Potenza, Campobasso, Sassari, Teramo e Modena.

Oggi comincio a scrivere alle Facoltà. Se gli Agronomi non bastassero possiamo contattare anche gli Architetti del paesaggio e gli Ingegnieri di naturalistica e pianificazione territoriale. Hanno tutti una qualifica sufficiente ad esprimersi sui nostri Cedri. Mi aiutate a fare girare la voce?

Forse, dopo che la Sovraintendenza ha deciso di tutelarle, possiamo convincere qualche Ateneo ad adottare le nostre piante e ad insegnarci come salvaguardarle: che gemellaggio incredibile sarebbe quello suggellato dai nostri Cedri!!

Davide “Birillo” Valsecchi

[L’iniziativa è stata riportata anche da La Provincia di Como]

Ora tocca al Castello

Ora tocca al Castello

La Rocca di Asso
La Rocca di Asso

Ieri mi trovavo a Dervio in visita ad una scuola di vela per ragazzi. Il sole splendeva ed il lago era magnifico. Il clima estivo riempiva l’aria di entusiasmo e positività mentre i locali sulla spiaggia erano tappezzati di volantini e depliant per pubblicizzare concerti, incontri e feste.

Ero solo dall’altro lato del lago ma lontano milioni di chilometri dall’opprimente cappa di sfiducia e rassegnazione che spesso aleggia come un’impalpabile nebbia sopra Asso. Lontano dai campanilismi tra associazioni, da vecchi arcigni ancorati alle poltrone del potere, dai sorrisi viscidi che scintillano osceni negli spot politici di TVServa.

Ieri respiravo aria nuova sul Lago e, per un attimo, ho accarezzato l’idea di scomparire e ricomparire in un altro luogo. Un nuovo inizio in un paese privo dei miasmi, della bruttura, dell’ipocrisia che molesta Asso.

Poi ho ricevuto una lettera. In realtà non proprio indirizzata a me (per fortuna!! sarebbe da nascondersi sotto i sassi!!) ma che di sicuro ci riguarda tutti. Una missiva firmata dal Ministro della Cultura Sandro Bondi all’attenzione del Comune di Asso: (testo integrale)

Con riferimento all’interrogazione indicata in oggetto relativa alla realizzazione di un supermercato in prossimità della cascata della Vallategna, si osserva quanto segue. Ad avviso dei competenti Uffici di questo Ministero, la zona interessata dall’intervento è estremamente vulnerabile dal punto di vista paesaggistico; pertanto la competente Soprintendenza è in attesa di visionare la documentazione relativa al progetto richiesta al Comune di Asso per poter esprimere le proprie valutazioni. Tale documentazione al momento non è ancora pervenuta; pertanto la Soprintendenza di Milano il 4 marzo 2010 ha reiterato la richiesta di trasmissione della documentazione progettuale evidenziando che dal 10 gennaio 2010, ai sensi dell’articolo 146 d.lgs. n. 42 del 2004 qualsiasi progetto che si voglia intraprendere sulle aree sottoposte a vincolo paesaggistico deve ottenere il parere preventivo e vincolante da parte della Soprintendenza non essendo più sufficiente l’esame dell’Ufficio basato sul mero controllo della legittimità degli atti relativi alle autorizzazioni paesaggistiche.

In pratica il Ministro rimarca il valore paesaggistico della cascata e ricorda al Comune che, contrariamente a quanto da loro fatto fino ad oggi, qualsiasi intervento in quell’area va preventivamente approvato dalla Sopraintendenza. Se dovessi parafrasarla in dialetto potrei usare una strofa di una poesia che Riccardo Borzatta scrisse per i nostri cedri: “Sìndich e amiis del sìndich: metii cò!”

A Gennaio sembrava che la storia del paese fosse già scritta: giù i cedri entro marzo, inizio dei lavori della rotonda ed inizio dei lavori del supermercato. Chiunque dubitasse veniva azzittito ed additato in malo modo. Oggi la Sovraintendenza ha intimato la salvaguardia dei Cedri e da Roma il Ministro alla Cultura ha  richiamato tutti alla tutela della Cascata della Vallategna. Un’inversione totale ed assoluta del destino, due autorevolissimi schiaffi ad un sistema che perdura da anni.

Il cambiamento in atto ad Asso è così radicale ed epocale che nemmeno l’enorme quantità di screzi ed ipocrisie che ancora mi irritano potrebbe allontanarmi da questo momento e da questo paese. Io sono un semplice cronista di una storia che diviene giorno dopo giorno sempre più affascinante, una storia che vede tutti protagonisti nella Valle e che sono felicissimo di raccontare. Cercare di screditare me o “Cima” significa solo azzittire una voce in un coro sempre più ampio.

I Cedri centenari, la Cascata di Stendhal: due momuenti di Asso che sembravano persi, due risultati insperati, due salvataggi in extremis da consegnare al futuro del nostro paese. Io dico che funziona, io dico che stiamo imparando, io dico: “non c’è due senza tre”. C’è ancora un importantissimo pezzo di storia cittadina da salvare: Il Castello di Asso.

Il Castello fu eretto nel XII secolo sulle fondamenta di un Castrum dell’Esercito Romano. La sua storia è intimamente legata a quella di Asso e degli assesi e del loro borgo medioevale. E’ uno degli ultimi castelli nella Vallassina ma oggi il suo futuro è ancora incerto. Quanti di Voi hanno mai avuto il privilegio di ammirare Asso dall’alto della sua torre? Quanti paesi hanno un castello con una storia quasi millenaria? Quanti hanno abbandonato alla decadenza un simile patrimonio?

Il Castello in larga misura appartiene oggi ad una società edile di Como. Il 15 Aprile del 2009 veniva pubblicato su La Provincia questa dichiarazione: «Da circa una settimana sono partiti i lavori per un restauro conservativo della struttura – spiega il geometra Mario Tavecchio dell’Ufficio tecnico di Asso – Il progetto è stato valutato dalla sovrintendenza e ha superato l’iter usuale attivato in questi casi per dare avvio ai lavori. L’intervento per ora riguarda solo la parte strutturale ed è conservativo, sarà quindi rifatto il tetto, verranno messe in sicurezza e sistemate le mura. Il borgo tornerà insomma allo stato originario con l’utilizzo dei materiali e delle soluzioni già presenti». Ecco l’articolo integrale.

Oggi è passato più di un anno, i lavori proseguono ma è quasi impossibile sapere cosa succeda sotto il bozzolo di ponteggi che avvolge di bianco il borgo del Castello.  Dopo i radicali e repentini STOP inflitti a progetti ormai approvati come la Rotonda ed il Supermercato vi è più di un motivo per dubitare e cercare chiarezza. Io a a priori non metto mai in dubbio  la buona fede ma sono anche convinto che chi non ha nulla da nascondere non tema alcuna domanda: spiegateci gentilmente cosa accadrà al nostro Castello Medioevale.

I cedri e la rotonda dimostrano che, “con le buone o le cattive”, abbiamo imparato a trovare le nostre risposte e a farci ascoltare fin dalle massime autorità dello Stato. Riusciremo ad avere sul Castello un confronto e non il consueto scontro?

Davide “Birillo” Valsecchi

Cronache di Asso: dalla Cascata ai Cedri

Cronache di Asso: dalla Cascata ai Cedri

Un diaro-documentario su Asso
Un diaro-documentario su Asso di G.Cristiani e D.Valsecchi

Dopo «Due di Asso» ecco il secondo libro che presentiamo all’edizione 2010 della Festa del Libro di Asso: Cronache di Asso – Dalla Cascata ai Cedri.

Il titolo preannuncia quello che è il contenuto di questo nuovo libro incentrato sulle vicende che hanno coinvolto negli ultimi anni queste due aree del paese.

Per raccontare questo spaccato di storia ho chiesto aiuto a Giovanni Cristiani: anche lui vive ad Asso ed è un giornalista de La Provincia di Como che si dedica proprio al nostro territorio.

Utilizzando sopratutto i suoi articoli pubblicati nel corso degli anni abbiamo ricostruito un diario cronologico di ciò che è stato “detto e fatto” sui due argomenti più scottanti della nostra piccola Asso che, anche grazie all’attenzione dedicata dal quotidiano locale La Provincia, sono divenuti una battaglia sociale che ha coinvolto centinaia di persone.

Articoli di giornale e schegge dal Web, una visione analitica ed una passionale dei fatti: ragione e sentimento, ecco gli ingredienti che compongono Cronache di Asso.

Dopo la raccolta firme (oltre 2700) ed il recente pronunciamento a tutela dei Cedri da parte della Sovraintendenza provinciale è forse giunto il momento di riscoprire il passato e costruire una visione d’insieme di tutta questa vicenda proprio attraverso le dichiarazioni dei suoi protagonisti.

Nell’Aprile del 2003, ad esempio, si poteva leggere sul giornale dichiarazioni di questo genere:
«Di sicuro in quest‘area non sorgerà nessun supermercato – esordisce il sindaco Giovanni Conti, commentando alcune voci circolanti da diverso tempo – Nel caso qualcuno voglia costruire un ristorante dovrà lasciare a verde la fascia antistante la cascata. Questa zona resterà aperta al pubblico e l‘Amministrazione in carica deciderà come sfruttarla, mantenendola comunque verde».

Ipse dixit, ai posteri l’ardua sentenza. Lungi da noi fare “dietrologia” animata dal “senno di poi“, tuttavia crediamo sia importante capire, anche attraverso l’autorevolezza delle dichiarazioni rilasciate a suo tempo ai giornali, quale sia stata l’evoluzione della “questione assese“.

Cronache di Asso sarà presente alla Festa del Libro e disponibile anche via Internet grazie a Ilmiolibro.it: Cronache di Asso.

Una volta Giovanni Conti dichiarò a La Provincia: “quando scrive Valsecchi mi pare offensivo e privo di senso“. Mi fece riflettere quella frase ed è per questo che ho deciso di dare spazio alle dichirazioni di tutti i protagonisti cercando di coglierne il “senso“. Esplorare le parole disseminate nel tempo per capire perchè ad Asso negli ultimi 7 anni sia diventato prioritario, Amministrazione dopo Amministrazione, battersi per costruire due supermercati ed una rotonda.

A Voi lettori il piacere di dare la caccia e trovare  questo “senso” attraverso le pagine di questo diario-documentario dedicato ad Asso.

Davide “Birillo” Valsecchi

Come Vulcani

Come Vulcani

Questa è Asso: la sua storia, il suo domani!!
Questa è Asso: la sua storia, il suo domani!!

I segnali paiono quelli: l’acqua ribolle, qualche scossa, magma rovente, fuliggine e lapilli, le vecchie fumarole sono dei crateri arzilli. Asso accumula energia, è un enorme vulcano che cresce giorno dopo giorno, pronto ad eruttare passione travolgendo ogni cosa. Mi piace, mi piace un sacco!!

Gli assesi si incontrano, si confrontano, parlano tra di loro, si organizzano e si divertono persino. Buffonate? Non si direbbe, anzi, da qui sembra piuttosto che il “cadreghino” cominci a diventare rovente: la “Questione Assese” affollava la Sala del Consiglio nell’assemblea di Giovedì 11 marzo e letteralmente “tracimava” nel concerto dei Sulutumana di Domenica 14. Persino a Roma, in un posto chiamato Parlamento della Republica Italiana, si interrogano su cosa stia fremendo nelle viscere di Asso. Divertente come buffonata, no?

“A tempo debito, nei luoghi e nei tempi preposti” Mi piace, ma attenzione, dopo il Parlamento resta solo il Tribunale e non sarebbero di certo i Sulutumana a cantare quella volta: “Buffonate? Perchè siete così seri? Non vi piace il nostro sorriso? Noi abbiamo appena cominciato: qualche foto, qualche firma, un po’ di musica. Pensate che ci stiamo ancora solo contando…”

Teodoro Margherita, fondatore del gruppo Difendiamo la Cascata della Vallategna, gruppo che ora conta 2000 iscritti, mi ha inviato questo messaggio esprimendo al meglio lo spirito che “rianima” Asso: “Che serata! Indimenticabile, tanta gente e composta, attenta ad ascoltare per ore. E c’eri anche tu, Giulia Caminada ha letto il tuo messaggio. Non so se vinceremo, ma stiamo promuovendo un movimento grande, determinato che cresce ogni giorno. I ragazzini mi fermano per strada e mi chiedono gli adesivi. Questa si chiama gioia, festa permanente!”

Il Sindaco diserta gli appuntamenti trincerandosi dietro la polemica ma, di fatto, evitando come la peste un confronto pubblico. Orgoglio o paura? Non lo so. Tempo fa diceva che il suo ufficio era sempre aperto, ora sarei curioso di sapere se ci staremmo tutti, se ci farebbe ancora entrare.

Ma è ai suoi consiglieri che voglio rivolgermi. Tra di loro ci sono persone di cui mi considero amico e che si sono distinte per l’impegno profuso per Asso. La “levata di scudi” a cui sono stati chiamati ci ha allontanato ma la mia fiducia in loro è ancora intatta. Loro, grazie al voto in consiglio, hanno il vero potere di decidere il futuro del nostro paese. Non voglio condizionare le loro scelte ma vorrei prendessero atto di quanto di buono ha già fatto questo movimento spontaneo, che si facessero carico di creare quel dialogo che è invocato sempre più forte dai cittadini, che abbattessero quel muro contro muro dietro cui si è trincerata l’Amministrazione.

Sarei deluso e amareggiato se decidessero di votare alzando la mano e voltando la faccia a chi ha sempre dato loro fiducia.  Nello, Giordano, Imogene, Grazia, Serena, Saverio, Agostino e anche tu Pasquale, confido affinchè vi domostriate più disponibili del Sindaco nei confronti degli assesi che ancora nutrono dubbi e preoccupazioni per questi progetti.

Davide “Birillo” Valsecchi

Parole Parole Parole…

Parole Parole Parole…

Il parchetto Vallategna
Il parchetto Vallategna

“Parole… soltanto parole, parole tra noi”. Quando finalmente sono riuscito, con la mia precaria connessione internet africana, a scaricare il progetto del supermercato pubblicato su “La Provincia” ho avuto un’inevitabile disappunto: “Dove diavolo sarebbero i 2000mq di parco che avrebbero reso conveniente agli Assesi digerire un supermercato sotto la Cascata della Vallategna?!”

Per questo motivo sono estremamente felice che si sia riuscito ad organizzare un pubblico incontro con la popolazione dove saranno mostrati i documenti di progetto (“carta canta”).

Da quello che ho potuto capire il “parchetto” dovrebbe essere meno di 1000mq e dietro un parcheggio. Come è stato possibile dichiarare su un quotidiano nazionale come il Corriere della Sera che tale parco non solo sarebbe stato grande il doppio ma sarebbe stato persino un elemento di prestigio? Un clamoroso errore del Sindaco mi verrebbe da pensare…

Sta di fatto che finalmente i progetti saranno esposti agli assesi. Io spero anche quelli della rotonda: stando alle dichiarazioni di Roberto Ciccardi della Comissione Viabilità della Provincia di Como, “Se si ripensa tutta la viabilità, l’ingresso e l’uscita dalla struttura, s’inserisce la rotonda davanti al comune noi tecnicamente potremmo anche non essere contrari al Supermercato”, mi risulta sempre più difficile credere che i due progetti siano separati così come è stato garantito fino ad oggi.

Forse si avrà anche la possibilità di incontrare il Sindaco e porre a Lei queste domande sperando che, questa volta, le risposte siano più aderenti alla realtà del progetto. 

Giovedì 11 Marzo alle ore 20:30 ASSEMBLEA CITTADINA nella sala consiliare. La popolazione assese si riunisce per esprimersi sulla “Questione Assese”. Vi invito a partecipare numerosi perchè questa è una delle settimane più importanti per il futuro di Asso.

Davide “Birillo” Valsecchi

ps. io vorrei anche sapere chi è l’Architetto che ha firmato, se mi è permesso il termine,  ‘sta boiata…

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