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«Contrabbandieri del Nirvana»

«Contrabbandieri del Nirvana»

Contrabbandieri del Nirvana

[ESAURITO] I due “brutti ceffi” di Asso paiono averla combinata ancora, si erano messi in mente di fare un libro e ce l’hanno fatta!! Vi scrivo rimirando, ancora incredulo, una copia di «Contrabbandieri del Nirvana», una piccola ma grande soddisfazione!!

Il libro raccoglie oltre ottanta fotografie bianco e nero di Enzo Santambrogio stampate in quadricromia in formato A4. Il meglio per la miglior resa di stampa possibile. Tutte foto inedite che conservavamo gelosamente e che non abbiamo mai pubblicato sul Web.

La prefazione del grandissimo Massimo Baraldi a compendio di sette racconti scritti da me, Davide “Birillo” Valsecchi, ed estratti dal nostro diario di viaggio per raccontarvi tre mesi di India, dalle montagne del Piccolo Tibet all’Eclissi di Varanasi.

Il tocco e lo scatto artistico di Santambrogio uniti alla visionaria scrittura da montanaro di Birillo per un libro misterioso dalle atmosfere ruvidamente surreali realizzato grazie al supporto dello Studio Grafico Lumiére e alla Editrice Monti di Saronno.

Il libro sarà distribuito nelle librerie lombarde a partire dal 2010, noi però abbiamo chiesto ed ottenuto dalla Casa Editrice cinquanta copie a disposizione per il Natale ad un prezzo di favore di soli 20 euro.

Per tutti voi che ci avete seguito in questi mesi attraverso Internet, che avete vissuto giorno per giorno le nostre curiose avventure, potervi proporre una copia scontata ed autografata era il minimo che potessimo fare!!

Come al solito, se ci cercate e non siamo a zonzo, potete trovarci a pranzo dalle Zie, la mitica Trattoria al Lambro! Un grosso grazie a tutti!!

Enzo Santambrogio e Davide “Birillo” Valsecchi

«Contrabbandieri del Nirvana»

Un giro dell’India in 80 pagine, dai “6000” delle montagne Himalayane al caldo opprimente di Varanasi: monaci buddsiti, profughi tibetani, stregoni sufi, moschee, templi Hindu, eclissi solari e “freddo becco” per i due assesi in giro tre mesi per l’Oriente.

Queste sono le premesse per il libro Fotografico «Contrabbandieri del Nirvana»: gli scatti in bianco e nero di Enzo Santambrogio, i diari di Davide “Birillo” Valsecchi e la prefazione del nostro grande amico Massimo Baraldi.

Grazie all’aiuto di Matteo Zanardi e dello Studio Lumière abbiamo allestito ed impaginato un delicato e misterioso libro di fotografie e testi ora è in stampa presso la tipografia dell’Istituto Padre Monti di Varese.

Accidenti abbiamo fatto un libro!! Il nostro viaggio raccontato dal vivo proprio qui su Cima-Asso.it ora anche stampato su carta patinata in un’ elegante livrea, quadricromia in bianco e nero.

Ecco la prefazione che ha scritto per noi Massimo Baraldi, scrittore, giornalista e grande amico:

Si fanno strani incontri nelle terre di frontiera… soggetti all’apparenza come tutti gli altri, ma che si portano dentro l’idea del confine e l’istinto di attraversarlo. Enzo Santambrogio lo conobbi in una lunga notte che avrebbe potuto essere buia e tempestosa, benché fosse in realtà come tutte le altre, e posso dire che è uno di questi. In altri tempi sarebbe forse diventato un vero spallone… ma tutto cambia, i confini si spostano e, benché siano sempre lì ad aspettarti, devi anche volerli scovare.

Io che non sapevo dove stare, lui in cerca solo di un buon pretesto per andare e, chissà, forse fu proprio il senso della strada a creare un legame tra di noi.

Comunque sia, quello che all’epoca era una sorta di istinto latente si direbbe che negli anni abbia preso il sopravvento sul suo lato più “domestico” e, semplicemente, ora ogni tanto scompare. Lo incontri un giorno e lo rivedi dopo mesi, le briccolle stracolme di storie e immagini di steppe, giungle, volti e deserti. In una parola, di emozioni.

A fargli compagnia stavolta c’era Davide “Birillo” Valsecchi, curioso esemplare di alpinista tecnologico, e senza di lui certo non se la sarebbe cavata. D’altra parte mica puoi prendere uno scultore assese e sbalzarlo nel cuore della catena himalayana a 5.000 e rotti metri di quota così, come niente fosse.

Ma “Birillo” è uno che in montagna sa il fatto suo, oltre a essere sufficientemente sconsiderato per decidere di affrontare un’avventura del genere solo per inseguire un sogno o, come in questo caso, per affidare al vento una preghiera di stoffa.

“I contrabbandieri del Nirvana” è un lungo viaggio in una terra aspra e ostile documentato da parole e immagini in cui, insieme a un profondo rispetto per il popolo che l’ha eletta a propria dimora, sono impressi il sudore, la fatica, la paura e anche la gioia di due piccoli uomini che hanno avuto abbastanza coraggio da provare a superare i propri limiti. E che l’hanno spuntata.

Noi partiamo di nuovo per il Kashmir ma al nostro ritorno i libri saranno pronti e sarà un grande piacere poterveli finalmente mostrare! Grazie a tutti!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Il calore di una cucina

Il calore di una cucina

Kitchen Love
Kitchen Love

[Ascolta] Sprofondo nel suo divano, disteso in un oasi di pace nella sua cucina. Fuori nevica, Lei armeggia ai fornelli e lo stereo suona di parole lievi e chitarra acustica. Tutto mi sembra così strano. Ascolto immobile il suono delle posate, delle pentole, di Lei che canticchia cucinando un minestrone. Già il minestrone, lo evitavo come la peste da piccolo ma è tanto tempo che qualcuno non cucinava per me, disteso su un divano in contemplazione della cuoca.

Chiudo gli occhi perchè non ho la forza di muovere un muscolo, la volontà di rompere quell’attimo. Un paio di bicchieri di vino su un tavolo apparecchiato e qualche candela. Mi sfila di fronte con i pantaloni della tuta e mi infila in bocca un cracker con formaggio e miele. Chiudo gli occhi, troppe luci, troppi suoni, troppo calore. Chiudo gli occhi perchè qualcosa si muove dentro ed i miei occhi si sono fatti lucidi. Quanto tempo è che non mi sentivo a “casa”? Quanto tempo sono stato un disperato al vento?

Lei se ne accorge. Sorride ma non dice nulla, mi accarezza la zazzera e mi allunga un’altra tartina ridendo. Non so quasi nulla di Lei eppure mi fa sentire così bene, così maledettamente vulnerabile. Sciolgo i nodi della mente e mi lascio scivolare in questo mare caldo mentre la musica increspa l’acqua. Resta pure immobile, mio giovane Birillo, respira placido questo istante.

Quando l’ho vista la prima volta l’avevo trovata “bruttarella” e, incredibilmente, Lei mi aveva etichettato come il “belloccio stupido” di turno. Dice che è stato scompigliandole i capelli che si è ricreduta, forse ho ancora un po’ di magia nella punta delle dita. Magia, deve essere magica anche lei se è riuscita ad addomesticare anche il mio orgoglio: belloccio stupido, quasi non mi importa neppure più.

No, non mi importa. Sono lontano mille miglia da tutto, sono fuso con questo divano nella sua cucina e questo mi basta. Che sia felicità quella strana cosa che provo ora? Non so, ora non importa…

Davide “Birillo” Valsecchi

Le Stelle di Asso ed il Massacro di Natale

Le Stelle di Asso ed il Massacro di Natale

Super Sprea!!
Super Sprea!!

Sarò onesto, ogni anno partecipo al Consiglio di Natale di Asso perchè il mio bis-nonno, Umberto Valsecchi, fece un lascito alla comunità che permette ogni anno di assegnare un piccolo premio. Questo vuol dire che per me non c’è scampo, per commemorare il gesto del mio progenitore, che fu anche sindaco di Asso, devo per forza presenziare al Massacro di Natale.

Forse è la mia ancor giovine età a pregiudicarmi la comprensione ma questo è quello che è successo, o per lo meno il mio punto di vista: prima una serie di interminabili ed infiniti discorsi sull’anno trascorso, poi le poesie sulla deriva dello spirito del Natale. Poesie stilisticamente molto belle ma la cui poetica, intrisa di scontata pietà natalizia, mi ricordava le  “brioche” di Maria Antonietta. Ma è stato all’ingresso di “piffero e ghitarra” che la mia volontà era prossima a cedere.

Io ero lì. Fuori i fiocchi cadevano fitti sulle strade ed Asso era ormai coperta di neve, dentro,  nell’orribile acustica della sala consiliare, si spandevano le note di un’interminabile serie di canzoni nostalgiche e melanconiche del ‘900 spagnolo e brasiliano il cui nesso natilizio scivolava inafferrabile come l’attenzione del sottoscritto.

La Corazzata Potëmkin, ecco dove mi trovavo, fermo sulla scalinata di Odessa mentre i soldati dello Zar avanzavano lentamente ma inesorabilmente lungo le scale: ecco il Massacro di Natale. Offrivo il mio petto alle loro baionette ma quei dannati soldati contiuavano a scendere senza mai arrivare a colpirmi trapassandomi le carni e dando una pietosa fine a quell’agonia infinita: che palle!!

Recriminavo con me stesso per l’infinito, ma silenzioso, coro di “bestemie” con cui stavo salutando l’avvento del Natale quando finalmente è calato  il silenzio. Finalmente il momento che stavo aspettando, il vero motivo per cui ho disertato con piacere una mostra e due cene a cui ero stato “caldamente” invitato. Asso celebra la sua piccola ma grande campionessa, la Capitana Azzurra della Nazionale Italiana Femminile di Basket under 18: Laura Spreafico!!

Eccola lì. Sempre più donna ma emozionata come una ragazzina davanti al suo paese. Si è battuta con le migliori coetanee di tutto il mondo ma ora lascia trasparire l’emozione e l’orgoglio con cui riceve il piccolo premio che meritatamente e doverosamente la nostra comunità le tributa. Brava Brava Brava!

Dopo due ore da nosocomio per anziani finalmente una realtà vera, giovane e vincente di Asso. Io non capisco un accidenti di Basket ma lei è per me la Pulzella d’Orléans, Giovanna D’arco, la stella della Senna, lady Oscar e Gigi la trottola tutti insieme! Con Lei anche un’ altra gloria azzurra tutta assese, il veterano (si fa per dire è giovanissimo anche lui) Alain Pini, azzurro e maestro di sci a soli 23 anni.

Bravi ragazzi, siete l’orgoglio di un paese che dalla vostra passione può e deve trarre un esempio per tutti. Grazie!

Davide “Birillo” Valsecchi

Asso: SuperBrindisi di Natale

Asso: SuperBrindisi di Natale

FESTA!!
FESTA!!

L’anno scorso, di questo periodo, si tirò in piedi la “SuperBicchierata Assese“. Quella sera il boccale divenne la “scusa” con cui radunare quante più “facce” di Asso e vedere chi c’era nel nostro paesello. Fu un buon esperimento ed una serata divertente!

Chi c’era quella sera lo potete vedere in questo video che finì sul sito il giorno dopo: Facce della gioventù Assese!!

Così, aprofittando del clima natalizio, i ragazzi di Asso mi hanno fatto sapere che un nuovo evento è stato organizzato per riunirsi e ritrovarsi prima della fine dell’anno.

Signore e Signori ecco il “SuperBrindisi di Natale”, Martedì 22 Dicembre alle ore 19:30 al Fuego, il pub di Asso.

Un occasione per un brindisi, un giro di auguri e qualche foto assieme alla faccia del tempo che ci vuole ogni anno più vecchi e sempre meno maturi. Vi si aspetta numerosi!!

Vi ricordo che sempre Martedì, ma alle ore 20:45, il Coro delle ragazze di Asso, NoveNote, si esibirà nella parrochiale di Asso. Credo che Martedì ci sarà l’occasione per fare un po’ di baldoria al Fuego ed ascoltare, finalmente in paese, uno dei cori più apprezzati della zona.

L’evento è pubblicato anche su Facebook: SuperBrindisi di Natale.
Un abbraccio, Auguri a tutti!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Fuoco nella tenebra Assese

Fuoco nella tenebra Assese

Il rito del Fuoco
Il rito del Fuoco

“Avanzano nel buio lungo il sentiero che conduce alla cima ed i loro passi sono illuminati solo dalla luce dorata della loro fiaccola …”

Il rito del fuoco, il solstizio d’inverno, le tradizioni nordiche che si mischiano al culto del dio Mitra e al mito di Cristo che appare in un mondo di tenebre per portare la Luce.

Adoro la potenza fisica del fuoco ed il suo significato mistico e spirituale che accompagna il tepore dei camini che scaldano le nostre case. Fiamme, luce e furia distruttrice che racchiudono il segreto dell’umanità, del suo sollevarsi dal mondo delle bestie, della propria emancipazione dal regno delle tenebre e dell’ignoranza.

Quando Zeus, infuriato, condannò gli uomini a divenire mortali  tolse loro il fuoco perchè tornassero a vivere come bestie. Prometeo, il titano che aveva donato agli uomini memoria ed inteligenza, sfidò gli dei e rubò una fiamma per donarla agli uomini subendo la sua terribile condanna: per tremila anni, incatenato ad una colonna, e squarciato nelle carni. Solo Eracle, il campione degli uomini, liberò il titano che aveva salvato l’umanità dalla furia di Zeus.

Uno dei segni zodiacali di fuoco, l’Ariete, deriva dal mito Hindù del dio Agni, il dio del fuoco a cavallo di tale animale. Anche Agni, rifugiandosi in una caverna, nascose il  fuoco agli uomini.

Zoroastro, il dio ellenico ma anche induista Mitra, l’azteco Xiuhtecuhtli, il maya Huracan, lo shintoista Ho-Musubi, l’etrusco Sethlans, Vesta la protettrice dei focolari, la rossa Freya ed il fuoco dell’amore. Tutti miti che vedono il fuoco come un dono per l’umanità, un atto di volontà contro le tenebre.

“Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali; costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco…”. La profezia di Giovanni vecchia di duemila anni.

Nelle notti d’inverno si dice che il canuto Odino si aggiri come un mendicante mentre gli dei della morte e gli spiriti si agitano gelidi e freddi come i venti invernali: “Stringetevi fratelli miei, state vicini nella luce delle nostre fiaccole, nell’ora più buia porteremo la luce tra le tenebre di quest’anno”

Il CAI Asso e Cima-Asso.it supportano la consueta fiaccolata di Asso al Monte Megna, Mercoledì 23 Dicembre il ritrovo sarà alla chiesetta di Megna alle 18:30 e poi sù, verso la croce che domina la nostra valle. Non importa a quale divinità del fuoco tributiate le vostre preghiere, è tempo di squarciare le tenebre della notte assese.

Davide “Birillo” Valsecchi

Wanganui a tutto gas!!

Wanganui a tutto gas!!

Street Racer
Street Racer

Max è in viaggio per la Nuova Zelanda dove lo attende un’avventura sulla pista cittadina di Wanganui: il Cemetery Circuit.

Massimo Invernizzi, il nostro regista assese, è finalmente arrivato in Nuova Zelanda dove è stato invitato dal comitato organizzativo di questo evento sportivo per realizzare un documentario sulla città e sulla corsa.

Qualche giorno prima è arrivato Ivan Lazzarini, atleta Italiano del Supermotard che ha recentemente vinto il prestigioso premio X-Games negli Stati Uniti.

Ivan è  il primo europeo ad agiudicarsi tale premio ed è a Wanganui per correre al Cemetery.

In attesa che i motori comincino a scaldarsi e che Max ci invii i primi aggiornamenti ecco un giro della pista vissuto dal punto di vista del pilota. Pazzi furiosi!!

Restate in ascolto, presto saranno le due ruote ed i sidecar a dare spettacolo!! A tutto gas, a tutto rock!!

Davide “Birillo” Valsecchi

Marco Brenna: Architetture su Carta

Marco Brenna: Architetture su Carta

Architetture su Carta
Architetture su Carta

Marco Brenna, artista ed amico comasco, mi ha gentilmente chiesto di scrivere per lui una breve presentazione per la sua prossima mostra. Con grande piacere vi presento un amico e la sua arte:

«L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce» – Le Corbusier, 1923

Marco Brenna artista comasco, pittore ed esploratore di volti, rende omaggio con un ciclo di opere da lui realizzate alla profonda tradizione della sua città per l’architettura.

Una sperimentazione nuova che sposta l’attenzione dal volto umano, suo soggetto prediletto, ai monumenti e agli edifici progettati da GiuseppeTerragni, uno dei sette famosi architetti italiani che nel 1927 diedero vita al Razionalismo italiano, la corrente neoclassica che raccoglieva l’eredità del futurismo.

«L’architettura è la più antica professione sulla terra, l’arte del costruire, ma anche l’arte di rappresentare le cose.»Renzo Piano, 2007

Ed è così che l’arte reinterpreta l’arte esplorando spazi comunicativi nuovi in una collezione speciale di disegni realizzati da Marco ed esposti nello spazio artistico del Touring Caffè. La Casa del Fascio, l’asilo Sant’Elia, il monumento ai Caduti di Como e la scalinata che ad Erba porta al Teatro Licinum, tutti frutto del tratto di Terragni che, morendo improvvisamente a soli 39 anni, ammantò di mistero e di domande irrisolte la sua incredibile carriera artistica.

Nel 1949, durante la mostra commemorativa che Como gli dedica, Le Corbusier lo esalta come un compagno di lotta per un’arte pura: “Une art tout à fait attaché à l’esprit”.

Nello spazio espositivo del Touring Caffè un’allestimento di un giovane ma consolidato artista che esplora con i propri delicati disegni il mondo affascinante dell’architettura comasca offrendoci un omaggio alla città ed un esperienza visiva che unisce arti e linguaggi diversi.

Marco Brenna Architetture su Carta
dal 18 Dicembre al Touring Caffè piazza Cavour Como
Inaugurazione Venerdì 18 Dicembre alle ore 18:30, inedito rinfresco a base di CAZZUOLA E CHAMPAGNE
www.marcobrenna.com

«L’architettura è troppo importante per essere lasciata agli architetti.» – Giancarlo De Carlo, 1969

Davide “Birillo” Valsecchi

Sweet Home: Bagaj inn turnaa a Cà… again!!

Sweet Home: Bagaj inn turnaa a Cà… again!!

Sweet Home
Sweet Home

Il ragazzo della JetPark ci parcheggia davanti alla nostra macchina. Sono le sei di sera di Dicembre, è buio e  la radio del furgone passando i risultati di calcio mi ricorda che è Domenica.

Il ragazzo ci regala un paio di cioccolatini mentre carichiamo gli zaini sulla vecchia mondeo nera, l’old mobile dei blues brothers di Asso. Appoggio le chiappe sul sedile davanti mentre Enzo si mette alla guida ed accendo la radio: Virgin radio in caccia del vecchio Bleach.

Trovata! Sapete qualche canzone passa  in quel preciso momento? Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynrd. Non esistono le coincidenze!

Il nostro arrivo diventa piuttosto glorioso, infilarsi in strada con questa canzone dopo quasi  33 ore tra aeroplani e aereoporti diventa i titoli di coda quest’avventura.  Adoro il suono rock ‘n’ roll del  Sud degli States, quel fare un po’ sfrontato con cui i ragazzi di campagna decidono di sfidare il mondo con un paio di Jeans e degli stivali. In viaggio, ancora in viaggio ma destinazione CASA. Non vedo l’ora di appoggiare i piedi sotto il tavolo della zia.

Domani c’e’ tempo per il circo degli strani, le bollette, il commercialista, la tipa che mi insulta al telefono, Berlusconi che prende statuette sul naso (fatto grave!), le balle politiche, la crisi, la sindachessa lesbica di Huston, l’acceleratore del Cern, mio padre che fa lo strano, Dio che non  si fa vedere (buon per lui!!),  Babbo natale e la compagnia delle renne ubriache che rompe le palle mentre mangio.

Domani. Oggi sono in viaggio per casa, Sweet Home!!

Davide “Birillo” Valsecchi

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